Il riccio: creatura che guarda verso la luce e la speranza
“È una persona timida, per questo si chiude a riccio!” Quante volte abbiamo sentito o pronunciato questa espressione e paragonato una persona particolarmente sensibile al grazioso e spinoso mammifero? In realtà questo dolce animaletto è tutt’altro che timido. Se mi seguite, scopriremo insieme la sua vera natura.
Il riccio è una bestiola che resta in letargo durante i mesi freddi (tra ottobre e marzo), per risvegliarsi, un poco intontito, in primavera. Questo è un momento molto delicato per lui: vagando di notte in cerca di cibo, corre il rischio di essere investito dalle ruote delle macchine. Le sue prede preferite, infatti, si muovono soprattutto nell’oscurità; e sono ragni, chiocciole, piccoli topi e vari insetti che popolano il sottobosco; tuttavia è ghiotto anche di frutta. Per tutelarne la presenza, sono sorte di recente delle aree per il soccorso di ricci investiti dalle auto.
La bestiola è utile per l’agricoltura, ed è diventata nel tempo un prezioso indicatore ecologico: la sua presenza su un terreno, lo classifica come sito dove non si fa uso di pesticidi. Proprio a tal riguardo, la sua effige è presentata come immagine collegata ai progetti per l’ecologia. Inoltre, per tutelarne la sua presenza, sono sorte ultimamente delle aree per il soccorso di ricci investiti dalle auto.
Pur essendo un essere “spinoso” e immagine di autodifesa, che si racchiude in una sfera pungente, il riccio rimane un animale molto simpatico e pacifico. Il piccolo mammifero non attacca per primo, se non si sente realmente minacciato. Quest’atteggiamento poco rissoso lo collega al significato dell’amicizia, dell’innocenza e della spensieratezza.
Con la sua andatura, striscia sulla pancia. Questo movimento lo tiene continuamente a contatto con la terra. Si pensa che questa sua caratteristica, possa creare un legame quasi magico col suolo. A tal motivo è ritenuto l’animale simbolo di fortuna, fertilità e abbondanza del raccolto. Per questo è definita una creatura solare, anche per la posizione che assume raggomitolandosi su se stesso, fino a ricordare la figura del sole, con gli aculei attorno al corpo.
Con la sua andatura lenta e all’apparenza impacciata, è capace di correre velocemente. Pur muovendosi di notte, è in grado di mantenere un comportamento positivo, poiché ripone tutta la sua fiducia nel fatto che tutto andrà bene e si risolverà nel migliore dei modi, anche se avvolto nell’oscurità.
La sua positività induce a credere e sperare che oltre alle tragedie dell’esistenza ci sia la vita da conservare e che attende di essere vissuta con Fede e Speranza, anche nelle circostanze più difficili. Questo piccolo musetto, ci comunica molta positività e ci invita a vivere in modo pragmatico. Egli volge lo sguardo verso la luce del giorno, che per noi può significare avere fiducia in Dio e nella bontà del Creato che ci circonda e ci sostiene. Dovremmo imparare dal suo atteggiamento ad avere maggiore Fiducia anche in noi stessi e nella nostra presenza sulla terra, presente e futura. Solo così potremmo vivere in modo autentico e sereno, trovando Dio nel nostro cammino, consapevoli del sua protezione.