Mi stai ascoltando?
Ascolto: mattone fondamentale per costruire un clima aziendale positivo e sereno
Nei giorni scorsi mi interrogavo sul possibile contenuto di questo articolo, il cui intento è quello di offrire qualche “pillola” di riflessione, ma ero in difficoltà per l’imbarazzo della scelta: benessere relazionale; gestione dello stress e dei conflitti; fattori processuali, strutturali, funzionali; soddisfazione e motivazione professionale… sono solo alcune delle voci, lavoro-correlate, sulle quali la nostra Scuola di Counselling ha utili conoscenze e competenze da spendere e condividere.
A orientare la decisione sono state le parole di Francesca (nome di fantasia) che, mentre ci salutiamo al termine di un’attività formativa, mi dice: “Per me è meno stressante il lavoro che la mia vita privata perché nella mia azienda ci sto proprio bene”. Quando le chiedo per quali motivi ci stia così bene, lei risponde con parole che toccano uno dei temi centrali del benessere aziendale: “perché c’è un bel clima, c’è fiducia e collaborazione; soprattutto mi sento ascoltata dai colleghi e anche dal titolare”.
Secondo la letteratura scientifica, il benessere aziendale è la capacità di un’azienda di promuovere e mantenere un adeguato livello di soddisfazione fisica, psicologica e sociale dei propri lavoratori/lavoratrici ed è correlato a due fattori:
- il clima aziendale, determinato dalla cooperazione tra colleghi, dalla circolarità delle informazioni, dalla qualità della comunicazione e dalla fiducia reciproca;
- la soddisfazione professionale, cioè “un piacevole stato emotivo dato da una valutazione del proprio lavoro o delle esperienze lavorative” (Locke).
Francesca non solo descrive in modo semplice ma azzeccato alcuni degli aspetti che determinano un clima aziendale sereno e positivo, ma con quel suo “mi sento ascoltata” arriva al nocciolo della questione: l’ascolto, infatti, è condizione sine qua non per costruire cooperazione, fiducia, comunicazione circolare, senso di appartenenza.
Sull’ascolto si potrebbero scrivere fiumi di parole, a partire dalla descrizione del Modello dei Quattro Quadranti, cavallo di battaglia della Scuola di Counselling Situazionale, ma per ora limitiamoci ad una essenziale considerazione: la capacità di ascoltare non è una faccenda innata, che o ce l’hai nel Dna o sei fregato.
La buona notizia è che l’ascolto è una competenza acquisibile, coltivabile e allenabile.
Perciò i contesti lavorativi come quello di Francesca non sono isole felici che è utopico pensare di replicare: sul clima aziendale è possibile lavorare, proprio a partire dalla qualità dell’ascolto reciproco.
È un passaggio trasformativo che vale veramente la pena attuare: studi e ricerche sulle organizzazioni hanno dimostrato che le strutture più efficienti sono quelle con un “clima interno” sereno e partecipativo, perché ciò porta a migliorare la salute mentale e fisica dei lavoratori, la soddisfazione degli utenti e, in via finale, ad aumentare la produttività.
dott.ssa Michela Camerin
(Docente Scuola di Counselling Situazionale di Conegliano)