Il delfino: simbolo di saggezza, rigenerazione e coraggio
L’immagine del mare e delle vacanze è spesso legato alla fauna ittica. Rimembrando quest’ambiente, non si può non ricordare il delfino. Piccola e simpatica creatura marina, accompagna le imbarcazioni dei pescatori o dei turisti esibendosi con salti fuori dall’acqua, dimostrando di gradire la presenza dell’uomo. Impavido affronta le onde del mare scomparendo e ricomparendo in superficie, condividendo con l’umano la sua gioia di vivere.
Spesso si muovono in branco e il loro colore grigio lucente, si contrappone al blu del mare e a quello della spuma che di tanto in tanto si forma tra i flutti. È davvero uno spettacolo senza eguali poterli ammirare non in un circo acquatico, agli ordini di un istruttore, ma liberi e felici nel loro habitat naturale.
I loro movimenti riempiono il cuore di coloro che li osservano con ammirazione, stupore, gioia e curiosità. Non si smette mai di apprezzare la loro bellezza insieme con quella del creato.
Questo cetaceo, per la sua dolcezza ed esuberanza, ha stimolato da sempre la nostra immaginazione. Nel periodo classico, è divenuto il simbolo della saggezza e della prudenza. La sua immagine è legata alla funzione di guida degli esseri umani verso il mondo dei morti. Non a caso sulle tombe antiche è possibile trovare sculture che lo raffigurano.
Nelle leggende marine il delfino è considerato l’amico dei marinai. La sua funzione è “salvifica”: essi accompagnano le imbarcazioni saltando fuori dall’acqua, mostrando la schiena; in questo modo avvisano i marinai di impegnarsi a salvare la loro imbarcazione dalla tempesta imminente conducendoli in un porto sicuro. Come ricorda Dante nella “Divina Commedia”, nel canto XXII dell’Inferno:
“Come i dalfini, quando fanno segno
a’ marinar con l’arco de la schiena,
che s’argomentin di campar lor legno …”
La funzione “salvifica” del delfino fu adottata anche dal Cristianesimo. Per i marinai, i delfini rappresentavano Gesù Cristo, l’Amico per eccellenza, chi conduce alle rive più sicure del cielo e alla resurrezione. Ecco perché, nelle catacombe, i delfini sono disegnati intorno ad un’ancora o a un tridente (la trinità), per simboleggiare la speranza della vita eterna e della salvezza.
L’affinità di questi pesci con l’uomo risale ai miti greci narranti le metamorfosi divine da uomo a pesce in merito a una possibile rigenerazione dell’anima. I delfini erano anche identificati come gli aiutanti degli dei. Nel mito di Arione, sono inviati da Apollo per salvarlo dai pirati.
Nell’araldica, il delfino era considerato il più nobile dei mammiferi marini, perciò fu scelto per simboleggiare la vittoria navale, la fedeltà, la protezione disinteressata. Il coraggio, la lealtà e il principe clemente.