Vajont… La forza di una popolazione
Come una tragedia può unire le persone
Da domenica 5 Novembre a sabato 18 Novembre si terrà la mostra fotografica itinerante a ingresso libero dal titolo “Vajont per non dimenticare…” a Gaiarine presso le Cantine di Villa di Riello Pera.
Si inaugura domenica 5 Novembre alle 15.00 presso la Chiesa Parrocchiale San Tomaso con il concerto dei Cantori di San Tomaso di Canterbury per poi spostarsi in villa dove le Autorità presenti apriranno la mostra al pubblico.
Il Percorso della Mostra sarà illustrato ai visitatori direttamente dal personale della Pro Loco di Longarone secondo il seguente tracciato:
L’esposizione fotografica si sviluppa secondo un’organizzazione storica e cronologica e vede il proprio avvio con la storia della Longarone prima della tragedia spiegata attraverso planimetrie e fotografie delle vie, della piazza, delle case, delle fabbriche e dei negozi, ma anche dei momenti di vita familiare, sociale e politica.
Nella sezione successiva l’attenzione si sposta sulla Diga del Vajont, la sua progettazione, costruzione, realizzazione e la scoperta dell’antica frana.
Simboleggianti il disastro, le immagini di Longarone il 9 ottobre 1963 e poi il giorno dopo, il 10 ottobre. Al post tragedia è ovviamente dedicata tutta la prosecuzione dell’esposizione: molte immagini dei giorni successivi – tra le quali fotografie e riproduzioni dei titoli dei quotidiani – vogliono rendere e mostrare gli effetti dell’immane ondata d’acqua e del vento, i celeri ed efficaci soccorsi, la solidarietà, il dolore della popolazione superstite unita alla rabbia e allo sdegno popolari, il dibattito politico e giudiziario. Infine la ricostruzione fisica, morale e sociale di un paese.
La sezione finale del percorso è dedicata ai Luoghi della Memoria del Vajont, un percorso virtuale tra le immagini della diga del Vajont nel territorio di Erto e Casso, il Cimitero Monumentale delle Vittime del Vajont a Fortogna, la chiesa di Longarone realizzata su progetto dell’architetto Giovanni Michelucci e, non ultimo in ordine di importanza ed impatto emotivo, il campanile di Pirago, unico elemento superstite insieme a parte dell’abside dell’antica chiesa di san Tomaso.
Un percorso storico per non dimenticare, non solo la tragedia, ma anche la forza e l’unità che riusciamo ad avere come popolo in quei momenti, che dovremmo usare sempre anche nelle piccole cose di ogni giorno, la chiave sta sempre nell’amore.