QUAL BUON VENTO DA EST
Mezzo secolo fa persone lungimiranti in tempi difficili costruirono un ponte d’amicizia tra San Vendemiano e Nova Gorica (Slovenia), intrecciando i differenti mondi della scuola, dello sport, dell’arte e della cultura.
Le prime basi di questo pionieristico ponte verso l’est Europa furono i contatti nati spontaneamente nel 1966 durante degli incontri tra cacciatori, in particolare, tra Aleksander Kerševan, preside della scuola dell’obbligo di Nova Gorica, e Giuseppe Bellotto, imprenditore e presidente del patronato scolastico di San Vendemiano.
Le loro differenti opinioni si trasformarono in fruttuose collaborazioni, in idee precorritrici che portarono a scambi nel campo dell’economia, dell’istruzione, della cultura e della politica. Il tutto condusse ad un primo incontro ufficiale il 1 giugno 1968 tra i due Comuni a Nova Gorica. Precursori di un’Europa nella quale si può vivere senza barriere, i rappresentanti delle rispettive amministrazioni comunali si incontrarono nuovamente nel 1971 per discutere sul modo di aprire ancor di più nuove strade tra sloveni e italiani; questo si concretizzò due anni dopo, il 26 ottobre 1973 a Nova Gorica e il 24 novembre 1973 a San Vendemiano, con la sottoscrizione di un patto di gemellaggio.
L’intento, come recita il documento firmato allora, è: “… nel futuro contribuire con maggior efficacia acchè il confine italo-jugoslavo sia ancor più aperto e funzioni da luogo di vera convivenza e di amichevole collaborazione tra le popolazioni dei due Paesi.”
Tra alcuni mesi, grazie ad altre lungimiranti persone, Nova Gorica (insieme a Gorizia) diventerà Capitale Europea della Cultura 2025/Evropska prestolnica kulture 2025 con eventi proprio lungo il confine tra Italia e Slovenia, che da frontiera di divisione si sta trasformando in elemento di raccordo, punto di incontro e di aggregazione, capace di generare nuove idee, di essere moltiplicatore di iniziative, capace di far crescere insieme. Per un anno intero ci sarà un ambizioso programma innovativo di eventi artistici atti a sottolineare la ricchezza della diversità culturale europea, la sua storia condivisa e il suo patrimonio.
Lo spazio fisico degli incontri e centrale della cooperazione sarà la piazza Transalpina/Trg Evrope comune tra le due città, dove si svolgerà il programma culturale e artistico denominato EpiCenter, il “terremoto culturale”.
EpiCenter sarà un nuovo spazio espositivo fisico e virtuale: l’edificio ospiterà una mostra unica che incoraggerà il turista a riflettere non solo su eventi storici, ma anche su temi di attualità, diritti umani e valori europei.
Ebbene, per sapere veramente quale aria c’è a est, abbiamo sentito Neda Rusjan Bric, una delle artefici del dossier vincente di GO! 2025 e attuale consulente artistico:
Neda, come si sta avvicinando la città di Nova Gorica al 2025?
“Gli abitanti sono stati coinvolti attraverso il volontariato, soprattutto nella fase di candidatura, dimostrandosi attivi e molto entusiasti.
Ora il team di Go! 2025 sta lavorando intensamente con i partner prescelti per redigere i contratti, risolvere le difficoltà burocratiche dovute alle differenti legislazioni dei due Stati e realizzare i circa 600 eventi previsti. La Trg Evrope verrà ridisegnata ed ampliata, in quanto sarà uno dei luoghi principali delle manifestazioni. Sempre lì, vicino alla stazione ferroviaria, verranno ristrutturate delle grandi sale che saranno adibite a museo e alle esposizioni culturali; il tutto diventerà un’interessante e vivace meta turistica.”
Quest’anno le Terre dell’Alta Marca Trevigiana sono divenute “Città veneta della cultura 2023” con numerosi eventi musicali diffusi tra gli scenari delle colline. Da parte delle persone c’è sempre più interesse verso il paesaggio e la cultura, in tal senso si vorrebbe sapere cosa il turista sloveno predilige e da cosa è attratto?
“I turisti sloveni amano conoscere la cultura storica delle piccole città, la natura e i panorami incantevoli senza tralasciare l’interesse e il desiderio di gustare della buona cucina e del buon vino.
A quasi tutti sloveni inoltre piace fare dello sport, in particolare andare in bicicletta e, nel periodo invernale, lo sci.”
Sotto lo stesso cielo -Living under the same sky- con slogan Gorizia BORDERLESS -senza confini- il team sloveno-italiano proporrà un percorso in cui memorie passate e visioni del futuro si mescolano per concretizzarsi in una strategia culturale efficace, che contribuirà al miglioramento della qualità della vita dei cittadini dell’intera area di confine e delle vicine regioni.
Le lingue ufficiali della manifestazione GO! 2025 saranno lo sloveno, l’italiano e l’inglese mentre il colore turchese, che richiama le acque del fiume Isonzo/Soča, sarà il colore che più noteremo.
Le tematiche si accavalleranno: una sarà Go! Share, che parlerà di tutte le lingue e dei codici con cui comunichiamo, una Go! Green e un’altra sarà Go! Europe, la quale spiegherà come ci possiamo guardare l’un l’altro senza voltarci dall’altra parte, come insieme apriremo nuovi orizzonti, ci avvicineremo e ci concentreremo su un futuro senza frontiere.
Allora, we Go! … andiamo, verso quel buon vento che arriva da est!