Tapa oliera: l’olio dei Colli Trevigiani
Nel territorio collinare trevigiano, protetto dai venti provenienti dal nord, sta gradualmente prendendo spazio da alcuni decenni la coltivazione della pianta dell’olivo. Allo scopo di promuovere l’olivicoltura e attraverso questa, il recupero dei terreni abbandonati, il ripristino e il miglioramento del paesaggio e la salvaguardia dell’ambiente è stata costituita nel 2003 la cooperativa Tapa Olearia. Lo scopo era anche di riunire tutte le persone che producevano olio per hobby o lo facevano per motivi economici in un’unica organizzazione in grado di meglio rappresentarli e fornire loro un maggior numero di servizi qualificati.
La cooperativa agricola si sviluppa nell’area geografica pedemontana che si estende da est, sopra Vittorio Veneto fino ai confini occidentali che incontrano la provincia di Vicenza. Si tratta di un territorio di 700 ettari macchiato di verde argento delle fronde dell’olivo la cui presenza, seppur discontinua, interessa proprio dove le condizioni dei suoli e del clima presentano le migliori condizioni per le esigenze della pianta.
Gli olivicoltori trevigiani, sono piccoli e medi produttori che conferiscono l’olio eccedente i bisogni familiari e che proviene da olive selezionate. La cooperativa effettua un rigoroso sistema di tracciabilità e di qualità del prodotto in tutte le diverse fasi della lavorazione e di stoccaggio.
In occasione di “Frantoi porte aperte” abbiamo incontrato il presidente Lino Talamini che dopo ad aver spiegato dettagliatamente ai presenti come avviene la molitura s’intrattiene ulteriormente con noi:
“Questa cooperativa agricola di 550 soci, della quale sono il presidente dal 2009, ha un frantoio a Cavaso del Tomba e l’altro qui, in via della Seta 21 a Vittorio Veneto. All’interno dei nostri frantoi si lavorano le olive dei soci e l’olio commercializzato è prodotto esclusivamente dalle olive conferite da loro. Da due anni gestiamo anche il frantoio di Caneva (PN) per dare un’opportunità maggiore agli associati ed un punto di riferimento per gli olivicoltori del territorio friulano.
La produzione di olio extravergine d’oliva dei Colli Trevigiani varia in funzione delle annate: il 2020 è stato un anno molto favorevole ed abbiamo lavorato complessivamente 9600 quintali di olive di cui 3500 quintali a Vittorio Veneto. Durante tutto il ciclo di lavorazione l’olio extravergine viene estratto a freddo vale a dire a una temperatura non superiore ai 27°C.”
Nelle colline trevigiane si sta continuando a mettere a dimora piante d’olivo, questo a dimostrazione di una crescente passione e tutela del territorio.
Nella pedemontana il periodo della raccolta delle olive va da metà ottobre a metà/ fine novembre, in questo intenso periodo nel frantoio di Vittorio Veneto sono impegnati almeno 10 operatori con turni di 6 ore.
A Vittorio Veneto si possono lavorare fino 10 q/h. mentre a Cavaso fino a 16 q/h.
Il signor Talamini conclude dandoci alcune news:
“La richiesta dell’olio di extravergine d’oliva è sempre in crescita per questo motivo a Cavaso del Tomba quest’anno verrà sostituito il frangitore con uno di ultima generazione in quanto la tecnica di frangitura si è molto evoluta. Un obiettivo è la sostituzione del frangitore anche nella sede di Vittorio Veneto al fine di migliorare la qualità del prodotto esaltandone il sapore erbaceo fresco e floreale caratteristica principale del nostro olio collinare.”
E’ utile sapere che in aggiunta al servizio di molitura e assistenza tecnica specializzata rivolto agli olivicoltori soci, i frantoi svolgono una funzione didattica in quanto nel periodo della lavorazione, la cooperativa mette a disposizione il proprio personale per le visite guidate di scolastiche e gruppi di persone che vogliono conoscere e degustare eccellente l’olio delle colline trevigiane.