Una seconda possibilità? (Claudin)
Sappiamo bene che la seconda possibilità è un regalo prezioso, un dono che va maneggiato con cura, ma cerchiamo di guardarlo un po’ più da vicino.…
Claudin alzò le mani e disse: “Hai vinto, Artù, sei stato più forte, ecco sono nelle tue mani, fa di me quel che riterrai opportuno”. E il re, vedendo un giovane tanto coraggioso, gli disse “Sei stato un valente cavaliere”…
Claudin era il figlio di Claudas, re della Terra desolata, uno dei personaggi negativi più temibili dell’intero ciclo bretone e che occupano le imprese dei cavalieri di Camelot, durante i primi anni del Regno di Artù.
Quando Claudas viene sconfitto anche Claudin, suo figlio, si arrende, ma Artù invece di imprigionarlo, gli permette di entrare a far parte dei cavalieri della Tavola Rotonda…
Questo episodio del ciclo di Britannia è molto importante perché tratta del tema delicatissimo della seconda possibilità. Sappiamo bene che la seconda possibilità è un regalo prezioso, un dono che va maneggiato con cura, ma cerchiamo di guardarlo un po’ più da vicino.
Prima di tutto dobbiamo riconoscere che chiedere una seconda possibilità non è facile, in quanto si tratta non soltanto di mostrare la propria fragilità, ma anche di mettersi in gioco rischiando di ricevere un rifiuto come risposta. D’altra parte, anche per chi si trova nella condizione di dover decidere se recuperare un legame o no non si tratta di un momento facile, perché i fattori coinvolti sono moltissimi. Ad esempio può essere che a venire meno sia la fiducia nei confronti dell’altra persona, che si fatica a considerare affidabile come prima. Anche l’orgoglio ferito può far venire voglia di dire basta e chiudere un rapporto.
La tentazione di giudicare con severità chi ha commesso un errore nei nostri confronti certe volte può essere davvero forte. Passata la comprensibile rabbia, è però forse il momento di riflettere chiedendosi, proprio come ha fatto Artù, su come poter recuperare il rapporto, come trasformarlo in una risorsa.
L’affetto è in grado di far riflettere sui propri errori, e dagli errori si può di certo imparare per migliorare come singole persone innanzitutto, e poi per capire come gestire meglio i propri legami, evitando condotte che rischiano di mettere a repentaglio quanto si è costruito insieme, ma il racconto di Claudin ci insegna anche che un avversario può divenire se valorizzato con la giusta intelligenza un fidato alleato. Claudin ci dice che nulla è scritto per sempre.