Nel mondo con gioia
Maria Bigazzi, 21 anni, ligure, è una studentessa al secondo anno di Giurisprudenza, già collaboratrice presso alcune testate cattoliche. Nei giorni 27-30 dicembre 2022 ha preso parte al ritiro vocazionale proposto dalla Comunità delle Sorelline del Cuore Eucaristico di Gesù nel Monferrato (AL), rivolto a giovani desiderose di finire l’anno e ripartire con un po’ di Luce in più… Questo il suo resoconto.
Nel pensiero comune corrente, i momenti di preghiera (personale o comunitaria) sono considerati come qualcosa che sottrae tempo, per cui si preferisce sempre altro…
La comunità delle Sorelline del Cuore Eucaristico di Gesù che ci ha accolto alla fine dell’anno appena concluso ha dimostrato quanto sia un’illusione il pensiero sopracitato e come invece ogni cosa possa essere vissuta nel suo pieno significato se guardata attraverso la luce che arriva da Colui che è la Luce del mondo, che squarcia le tenebre e dona la forza per vivere nel mondo senza appartenergli e senza lasciarsi distogliere dalla vera gioia.
Il condividere la vita di ogni giorno, fondando ogni cosa in Gesù Eucaristia per intercessione della Vergine Maria; affrontare le fatiche quotidiane, il lavoro, lo studio personale, vivendo ogni cosa alla luce della fede; formarsi e approfondire la Sacra Scrittura per conoscere e servire meglio Dio; mettere la preghiera lungo la giornata come pilastro della propria vita e partecipare ai Sacramenti; esercitare la carità verso Dio in primis e verso il prossimo attraverso la preghiera, l’aiuto e l’accoglienza di chi bussa alla porta; mettersi in ascolto della volontà di Dio, impegnandosi ad abbandonarsi con fiducia in Colui che mai lascia la nave della nostra vita… sono doni preziosi che abbiamo sperimentato e vissuto nella concretezza in questi giorni di ritiro.
Non si tratta di un’illusione momentanea dovuta a un’euforia per qualcosa che sembra appartenere a un’altra dimensione: il cristiano non è fuori dal mondo, in un luogo idilliaco, al contrario vive attraversando la propria esistenza alla luce del Vangelo e di Cristo stesso, che ci ha mostrato la via con la sua vita donata.
Vivere tutto questo avvolti dal calore della gioia di ragazze coetanee apre il cuore e diventa motivo in più per ringraziare Dio, ma anche sostegno e aiuto nel voler diventare suoi strumenti docili nel rispondere alla vocazione a cui siamo chiamati.
In questi giorni abbiamo potuto approfondire, grazie alle lezioni di Diego Manetti, tre figure di donne nell’Antico Testamento: Rut e la sua fedeltà e apertura alla volontà del Signore che ne fa strumento del suo disegno per l’intero genere umano; Ester che, richiamata ai suoi doveri nei confronti del suo popolo in pericolo, ripone piena fiducia in Dio nelle tribolazioni, ricorrendo alle armi spirituali del digiuno e della preghiera per vincere la paura e abbandonarsi pienamente a Dio anche nella solitudine ma non disperata, perché consapevole che “Non ho altri che Te, Signore!”; e infine la figura di Giuditta, fedele a Dio, docile alla sua volontà, pronta ad affrontare il nemico a gloria del Nome di Dio, pregando costantemente e rimanendo a Lui fedele anche dopo la vittoria sul male. Figure che aiutano a crescere nel cammino spirituale e a comprendere il passo della Scrittura del profeta Osea che ha titolato il ritiro stesso: “Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore”. Inoltre, di grande aiuto sono state le lezioni di teologia morale (con approfondimento sul tema del fidanzamento) e di cristologia (per conoscere di più la figura storica e messianica di Gesù). Le Sorelline, giovani ventenni come noi, ci hanno poi insegnato alcune delle loro attività manuali, quali il laboratorio dei rosari e la tecnica della pirografia, momenti di pura e semplice condivisione creativa.
Nel repentino e spesso distratto scorrere del tempo, c’è chi nel silenzio e con la fortezza e l’impegno costante di tante figure beate vive il Vangelo nella concretezza, con fatica certo, ma anche con la consapevolezza del Bene Maggiore, che dà gioia.
Ripensando ai giorni di ritiro, mi viene alla mente la frase della beata Chiara Luce Badano, patrona delle Sorelline, che afferma: “Ho riscoperto il Vangelo sotto una nuova luce. Ho scoperto che non ero una cristiana autentica perché non lo vivevo sino in fondo. Ora voglio fare di questo magnifico libro il mio unico scopo. Non voglio e non posso rimanere analfabeta di un così straordinario messaggio. Come per me è facile imparare l’alfabeto, così deve essere anche vivere il Vangelo”. E noi ragazze ospitate lo abbiamo potuto sperimentare, nella semplicità e verità di un dono che viene dal Cielo.
Maria Bigazzi