Come si mangiano le verdure? I consigli dell’esperto
Fonte: La Cucina Italiana, articolo di Fabiana Salsi
Mangiare frutta e verdura ogni giorno è fondamentale, ma come cucinarle senza perdere vitamine e nutrienti? Lo spiega Cristian Panarelli, tecnologo alimentare e divulgatore scientifico, in un’intervista a La Cucina Italiana.
Attenzione a cosa buttiamo
Spesso si scartano parti utili: le foglie del sedano o delle carote, i gambi dei finocchi, i baccelli di legumi e le foglie esterne dei carciofi sono ricchi di vitamine e antiossidanti. Naturalmente, vanno lavati con cura, soprattutto quelli a contatto con la terra: si consiglia ipoclorito e un buon risciacquo.
Crude o cotte?
La cottura non sempre danneggia: ad esempio, il pomodoro cotto aumenta il licopene, e il betacarotene della carota è più disponibile da cotta. Le verdure contengono diversi tipi di vitamine:
- Termolabili: sensibili al calore
- Termostabili: resistono al calore
- Idrosolubili: si disperdono nell’acqua
I metodi di cottura migliori
Secondo Panarelli, i metodi più efficaci per preservare le vitamine sono:
- Cottura a vapore
- Pentola a pressione
- Microonde (perché cuoce in tempi brevi)
- Forno, ma solo a temperature moderate e senza bruciature
Meglio evitare la bollitura
Con la bollitura si perdono vitamine idrosolubili (disperse nell’acqua) e termolabili (distrutte dal calore). Un trucco per limitarne la perdita? Immergere le verdure in acqua già bollente, per creare uno “scudo” naturale.
Acqua di cottura: non buttarla!
L’acqua usata per cuocere le verdure contiene nutrienti utili. Riutilizzala per brodi, zuppe o per cuocere la pasta, come le orecchiette nelle cime di rapa. Altro consiglio utile: fermare la cottura in acqua ghiacciata per mantenere le vitamine.
Frittura: il metodo peggiore
La frittura è il metodo meno indicato per mantenere i nutrienti: alte temperature e grassi degradano le vitamine. Meglio riservarla alle eccezioni.
