Vittorio Veneto palcoscenico
Per i 14 eventi del Festival Biblico dal 12 al 14 maggio
È tutto pronto per l’inaugurazione del Festival Biblico di Vittorio Veneto prevista venerdì 12 maggio alle 18 in punto. 14 eventi per tutto il finesettimana animeranno i luoghi storici e naturali di Ceneda mettendo al centro le domande sul senso profondo del nostro stare al mondo e ispirate ai primi 11 capitoli del libro biblico della Genesi. La responsabilità individuale tra il bene e il male, il senso del riposo (shabbat), la cura nei confronti delle bellezze della natura, i fondamenti della famiglia e la Babele della comunicazione sono solo alcuni dei temi che verranno trattati in una ricca serie di incontri, spettacoli e passeggiate dedicati a un pubblico ampio, eterogeneo e curioso, senza limiti di età. La rassegna è curata dalla Diocesi di Vittorio Veneto e La chiave di Sophia in collaborazione con Centro Teatrale da Ponte, Centro Culturale Humanitas, Biblioteca del Seminario. Tutti gli eventi sono gratuiti con prenotazione obbligatoria.
Sulla domanda “Quale principio?” la Diocesi di Vittorio Veneto ha voluto declinare i 14 diversi eventi in programma, mostrando come Genesi 1-11 sia una narrazione che mette al centro le origini del mondo e dell’umanità, recuperando le grandi domande sul senso della vita. Si comincia venerdì 12 maggio alle 18 con Lucetta Scaraffia, consultore del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione e membro del Comitato Nazionale di Bioetica, la quale affronterà le questioni più dibattute riguardo gli interventi sulla vita, con l’aiuto di padre Gian Paolo Carminati (biblista). Il tema della relazione tra l’essere umano e la creazione vedrà protagonisti sabato 13 alle 15 Giuseppe Spimpolo (filosofo) e il padre carmelitano Astolfo Scandurra, mentre alle 18 sul senso del riposo, dello shabbat come bisogno esistenziale per l’individuo e la comunità, interverrà lo psichiatra Vittorino Andreoli. La questione del linguaggio, dell’identità e della differenza, ispirato al racconto della Torre di Babele, sarà protagonista domenica 14 sempre alle 18 con la preziosa guida di Luigi Rancilio (caporedattore Avvenire) e Anna Zuccaro (docente IUSVE), mentre famiglia e fratellanza saranno le tematiche affidate a padre Sandro Carotta (monaco dell’Abbazia di Praglia) nell’incontro biblico di domenica 14 alle 16.30; l’armonia e il peccato verranno affrontati con una meditazione all’alba (ore 7) sempre domenica 14 dedicata interamente a Genesi 2 e guidata da Gaia de Vecchi (teologa) con l’accompagnamento musicale dell’Inunm Ensemble. A proposito di camminate, l’albero della vita e la cura del creato saranno raccontati in due appuntamenti: sabato 13 alle 20 Manuela Riondato (teologa) condurrà il pubblico in una passeggiata/meditazione serale dedicata al Salmo 8 con l’accompagnamento musicale di Gioele De Zotti (percussionista handpan). Mentre domenica 14 alle ore 9:30 Paolo Tarolli (Professore Ordinario in Idraulica Agraria) guiderà un’escursione sulla questione della crisi idrica. Un approfondimento strettamente biblico di Genesi 1-11 verrà affrontato invece sabato 13 alle 16:30 da Silvia Zanconato (teologa) con l’accompagnamento musicale di Giada Dal Cin (arpista); a Farian Sabahi (giornalista e orientalista italiana) spetterà infine il compito di portare il pubblico in un contesto diverso ed estremamente complesso – l’Iran – tutto da scoprire: appuntamento domenica 14 alle 15 in aula Civica del Museo della Battaglia.
L’edizione vittoriese del Festival Biblico continua inoltre a guardare con interesse e ispirazione al mondo dell’arte, che interviene con più forme e in più appuntamenti. Venerdì 12 alle 21 è previsto lo spettacolo di danza “Sei personaggi più uno, in cerca d’amore” a cura del Gruppo di Danza integrato dell’associazione Ottavo Giorno, mentre sabato 13 alle ore 22:30 la Cattedrale di Santa Maria Assunta di Ceneda vedrà lo spettacolo “BERESHIT” con la musica elettronica di Francesco Da Ros e l’interpretazione teatrale di Genesi 1-11 da parte di Fabio Dalla Zuanna; a concludere la sezione artistica domenica 14 di nuovo alle 21 lo spettacolo teatrale “EVA Voci dall’Eden”, nuova produzione targata Centro Teatrale da Ponte liberamente tratta da “Il diario di Adamo ed Eva” di Mark Twain. Non mancano le arti figurative: sabato 13 alle 10:30 al Seminario Vescovile inaugura infatti la mostra fotografica “E vide che era molto bello!” dedicata ai ragazzi delle scuole.
«Ci è subito piaciuta l’idea del Festival Biblico di tornare al principio delle cose, al senso profondo della vita” – racconta Elena Casagrande, presidente de La chiave di Sophia – Anche a uno sguardo laico come il nostro, Genesi 1-11 appare ricca di spunti di riflessione per la contemporaneità: il tema del peccato e dunque del bene e del male, il riposo, il valore del linguaggio e della condivisione, il creato, la famiglia… Da tutti questi spunti abbiamo creato un calendario a 360° che abbraccia la teologia, la filosofia, le scienze e le arti per un festival d’intrattenimento e riflessione al tempo stesso».
Sono molte le realtà del territorio coinvolte anche quest’anno, a dimostrazione del fatto che, soprattutto in una situazione di crisi culturale e valoriale come quella che stiamo vivendo, la rete è il tessuto vitale di un festival e in questo non bisogna dimenticare di lavorare sulla comunità attraverso la creazione di un progetto comune. Gli eventi vedono dunque la partecipazione, tra gli altri, di La Chiave di Sophia, del Centro Teatrale da Ponte, Centro Culturale Humanitas, Museo di Scienze Naturali di Vittorio Veneto, Museo di Arte Sacra, Biblioteca del Seminario.
«La nostra città torna a essere palcoscenico del Festival Biblico per il quarta anno consecutivo e siamo lieti di constatare che la manifestazione stia diventando un appuntamento atteso dai nostri cittadini e cittadine, nonostante goda anche di un ampio respiro interregionale – spiega Antonella Ulliana, assessore alla Cultura del Comune di Vittorio Veneto – Anche per questa edizione l’amministrazione ha quindi deciso convintamente di sostenere, per quanto possibile, l’attesa manifestazione. Siamo infatti consapevoli che il Festival contribuisca ad arricchire l’offerta culturale della nostra Città con momenti di grande spessore culturale. La varietà degli eventi dimostra la possibilità di far convergere gli sforzi culturali del mondo laico e religioso della nostra comunità sullo sfondo di importanti tematiche che riguardano da vicino tutti noi».
«Entrare quest’anno come main sponsor di un’iniziativa di pregio come il Festival Biblico ci sembra un atto dovuto nei confronti della nostra comunità – afferma il Presidente del Gruppo Zoppas Industries Gianfranco Zoppas – Stimolare iniziative innovative in ambito sociale ed ambientale, valorizzando esperienze e competenze, fa parte della nostra strategia di sviluppo sostenibile e lo facciamo grazie alle risorse chiave per il territorio in cui la nostra azienda opera, le persone».
«Abbiamo rinnovato anche per quest’anno il nostro supporto al Festival Biblico di Vittorio Veneto perché con le sue iniziative di pregio si dimostra propositivo e capace di avvicinare la pastorale sociale alle persone – spiega il Presidente della Fondazione Dina Orsi Alessandro Testa – Siamo sicuri che questa nuova edizione, incentrata sull’affascinante libro della Genesi, offrirà spunti di riflessione importanti all’intera cittadinanza».
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Che cos’è il Festival Biblico
Il Festival Biblico nasce nel 2005, per iniziativa della diocesi di Vicenza e della Società San Paolo, che ebbero l’intuizione di unire lo stile, quello tipico di un festival, al contenuto, ovvero le Sacre Scritture, per rileggere la contemporaneità e i fatti dell’attualità. Il Festival non ha finalità confessionali ma si propone come un’esperienza spirituale e culturale aperta a chiunque voglia porsi delle domande per provare a capire qualcosa di più del mondo. Nel corso degli anni, il Festival si è ampliato accogliendo le diocesi di Verona, Padova, Adria/Rovigo.
Nel 2017 si è aggiunta la diocesi di Vittorio Veneto e nel 2020 anche la diocesi di Treviso. Il programma del Festival è così sensibilmente cresciuto, offrendo dialoghi, meditazioni, concerti, mostre, cinema, teatro, passeggiate e proposte nel digitale: il tutto realizzato sia nella sede centrale di Vicenza sia nelle altre sedi diocesane. Il tema e le iniziative di ogni edizione del Festival sono delineati da un coordinamento centrale, il cui presidente è mons. Roberto Tommasi, della diocesi di Vicenza, mentre la direttrice generale è Roberta Rocelli, sempre della diocesi di Vicenza.