Manuela Levorato diventa vicepresidente della Fidal
Manuela Levorato è stata eletta vicepresidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) durante la prima riunione del nuovo Consiglio federale, tenutasi a Roma nella sala Giunta del CONI. Levorato, 47 anni, veneziana e residente a Padova, è stata una delle più grandi velociste italiane, conquistando il bronzo nei 100 e 200 metri agli Europei di Monaco 2002. Dopo aver ricoperto per quattro anni il ruolo di vicepresidente del Comitato FIDAL Veneto, entra per la prima volta nel Consiglio federale e si dichiara entusiasta per il nuovo incarico: “È una grande emozione e un’occasione meravigliosa, sono certa che Mei sarà il presidente di tutti”.
Assieme a Levorato, è stato eletto anche Alessio Piscini, avvocato e già al secondo mandato in Consiglio federale, che svolgerà il ruolo di vicepresidente vicario. Piscini ha precedentemente guidato il Comitato Regionale FIDAL Toscana.
L’elezione di Levorato è stata accolta con entusiasmo da Francesco Uguagliati, presidente del Comitato Regionale Veneto, che ha sottolineato l’importanza del risultato per l’intero movimento atletico della regione. “La sua elezione è frutto di un grande lavoro e dell’impegno della maggioranza delle società venete, determinate a sostenerla in questa campagna elettorale. Manuela è passata dall’essere una grande atleta a diventare una dirigente seria e preparata. Saprà dare voce al territorio che l’ha sostenuta e continuerà ad essere vicina al suo Veneto”, ha affermato Uguagliati, augurando a Levorato buon lavoro e assicurandole il pieno sostegno delle società venete.
Durante la riunione, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha rivolto un saluto al Consiglio, congratulandosi per i risultati ottenuti dall’atletica italiana nell’ultimo quadriennio. Anche Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, e Diego Nepi Molineris, amministratore delegato, hanno evidenziato gli straordinari successi degli ultimi anni. Il presidente FIDAL Stefano Mei ha espresso la sua gratitudine agli eletti e ha ringraziato i dirigenti uscenti, Angelo Guida e Pier Luigi Dei, rispettivamente ex presidente del collegio dei revisori dei conti ed ex fiduciario nazionale del Gruppo Giudici Gare (GGG).
Mei ha poi illustrato i piani per il futuro della Federazione, sottolineando l’importanza di efficienza, crescita e modernizzazione. Ha fatto riferimento ai successi ottenuti dall’atletica italiana alle recenti Olimpiadi, con tre medaglie, cinque quarti posti e diciassette finalisti, e al record di punti ottenuto durante il Golden Gala nell’era Diamond League. “Abbiamo l’opportunità di gestire la Federazione come abbiamo sempre immaginato”, ha dichiarato Mei, anticipando che entro la fine dell’anno sarà presentato al Consiglio un macro-piano di iniziative strategiche.
Il direttore tecnico Antonio La Torre, nella sua relazione, ha parlato delle tre medaglie olimpiche di Nadia Battocletti, Andy Diaz e Mattia Furlani come “pezzi di futuro”, e ha sottolineato la forza dell’atletica italiana, che si è dimostrata ancora più solida rispetto a Tokyo. Dal 2021 al 2024, infatti, l’Italia ha conquistato 136 medaglie (tra Olimpiadi, Mondiali, Europei, anche giovanili), di cui 64 assolute e 72 giovanili, e ha stabilito 153 primati italiani, con ben 67 solo nel 2024 (44 assoluti e 23 giovanili).
Il Consiglio ha inoltre approvato i criteri di partecipazione agli Europei di cross, previsti per l’8 dicembre ad Antalya, e alle principali competizioni indoor del 2025, tra cui gli Europei di Apeldoorn e i Mondiali di Nanchino. È stata deliberata l’intitolazione del Trofeo delle regioni giovanile di marcia a Pietro Pastorini, e sono stati approvati il rinnovo degli organi di giustizia federale e le tipologie di spese e attività di volontariato ammesse al rimborso forfettario mensile di 400 euro.
Infine, Alessandro Londi è stato confermato nel ruolo di segretario generale, mentre Federico Picchi e Daniela Vattuone sono stati nominati rispettivamente fiduciario nazionale e vice fiduciaria del GGG.