“Chiedere aiuto: il segreto del prendersi cura” – Il Consultorio UCIPEM celebra trent’anni di sostegno alla famiglia
“Chiedere aiuto non significa arrendersi, significa rifiutare di arrendersi”: è con questo “credo” che da ben trent’anni il Consultorio familiare socio-educativo Ucipem (già Centro di Consulenza Familiare di Vittorio Veneto), offre il suo servizio di ascolto, accoglienza e supporto nel cuore della città, presso Casa San Raffaele, in via Fogazzaro 28.
Per celebrare questo rilevante anniversario, il prossimo 5 ottobre alle 17.45, presso l’aula magna del Seminario Vescovile di Vittorio Veneto, i consulenti volontari hanno organizzato il convegno “Chiedere aiuto: il segreto del prendersi cura”.
Per meglio comprendere l’impatto che il Consultorio UCIPEM ha sul territorio, si pensi che la stima dei percorsi avviati in trent’anni è di circa 3.000: significa che una media di 100 persone all’anno si rivolge alla realtà, sia nella sede centrale di Vittorio Veneto, sia nelle sedi di Pieve di Soligo, Mareno di Piave, Domegge di Cadore e Lozzo di Cadore. Una presenza capillare, in cui riconoscere e comprendere le proprie criticità o essere indirizzati a professionisti quali pedagogisti, psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, ma anche consulenti legali, etici, assistenti sociali, mediatori familiari, in funzione delle necessità. Attraverso competenze specifiche e collaborazione interdisciplinare, il Consultorio riveste un ruolo centrale, quindi, nella vita della comunità, forte di relazioni da sempre professionali e genuine. Lo testimonia proprio il fatto che compia trent’anni: si tratta di volontariato in un contesto delicato quale quello del benessere mentale, in cui rispetto e tutela devono andare di pari passo.
Sul perché una persona dovrebbe rivolgersi al Consultorio CFSE, ha le idee chiare il Presidente, Luigi Dorigo: «Con estrema semplicità mi verrebbe da rispondere “per star bene”. Ogni persona “vive” in una comunità ed è auspicabile sia parte di una famiglia o di gruppo di persone in cui vicendevolmente ci si accoglie e protegge: diciamo, dove “ci si prende cura”. Star bene in questo contesto è un obiettivo per tutti, una condizione desiderabile. Nella maggior parte dei casi questo è possibile e raggiungibile in modo del tutto autonomo. Talvolta però capita sia meno facile: si incontra qualche ostacolo più o meno grande o si vivono situazioni alle quali non sappiamo far fronte in modo soddisfacente. In questi casi, la possibilità di incontrare qualcuno come il consulente familiare, che ci aiuti fare il punto della situazione per una migliore ripartenza, può servire a prevenire potenziali sofferenze e disagi o ad attuare delle strategie che possano far intraprendere una strada per risolverli, nel pieno rispetto dei valori umani e delle idee che ognuno ha fatto proprie in base alle esperienze che la vita gli ha permesso di vivere».