È tempo di combinare delle Malefatte!
Oggi la vera tendenza è tornata ad essere il passaparola, in cui la vera forza risiede nel farsi portavoce di storie di valore. Si possono raggiungere community o più facilmente i vicini di casa, si possono condividere esperienze e invitare gli altri a fare altrettanto, si può, infine, decidere di lasciare le proprie tracce anche in silenzio, attraverso comportamenti d’acquisto che indicano la strada che abbiamo deciso di percorrere. Il tutto senza far perdere di distintività la nostra, di storia. Questo è possibile anche e sempre più nel contesto della moda dove, anzi, le scelte quotidiane personali possono davvero segnare il futuro a livello globale.
Nel dettaglio presentiamo oggi il caso del marchio Malefatte, che produce accessori come borse, portafogli, portachiavi, recuperando banner pubblicitari nella città di Venezia, dismessi dopo che i numerosi eventi della città hanno avuto luogo. Per capirci, il principale materiale utilizzato è il PVC degli striscioni, che creerebbe non pochi problemi per lo smaltimento come rifiuto, mentre così trova una nuova e dignitosa vita nel nome della sostenibilità ambientale. Se ciò non bastasse, il progetto Malefatte va oltre. Il marchio è di proprietà della cooperativa sociale Rio Terà dei Pensieri, nata nel 1994 e avviata per offrire alle persone detenute un’alternativa alla cella, in un’ottica prevalente di risocializzazione e attingendo alle risorse del volontariato. La cooperativa opera all’interno dei due istituti penitenziari di Venezia e in un’area penale esterna. I detenuti e le detenute, soci lavoratori della realtà, sono coadiuvati da docenti, collaboratori e volontari, e tra le attività producono articoli serigrafati, appunto borse e accessori in PVC riciclato, creano linee di cosmetici e coltivano ortaggi. Nel dettaglio, nel laboratorio destinato alla creazione delle Malefatte, lavorano i detenuti del carcere maschile di Santa Maria Maggiore, in una logica di riabilitazione e di formazione personale. Nella presentazione del progetto si legge:
“Abbiamo scelto un lavoro creativo che racchiuda negli oggetti una traccia di coloro che li realizzano ed è proprio per questo motivo che ogni prodotto è unico e carico di emozioni”.
È tempo quindi di procurarsi delle Malefatte e di farlo per tutta una serie di motivi. Innanzitutto, perché sono pezzi unici: non potrebbe essere altrimenti dato che vengono presi ognuno da sezioni diverse dei cartelloni in PVC. In secondo luogo, perché sono ecosostenibili, dato che sollevano la filiera dello smaltimento dei rifiuti dando una nuova vita al materiale. Decisamente, poi, perché utili, dal momento che contribuiscono a una rinascita, anche di persone, che hanno incontrato criticità nella loro vita. Infine, perché permettono di portarsi letteralmente a casa un pezzo della città più preziosa del mondo.
Per visitare virtualmente il negozio o trovare le coordinate per raggiungerlo a Venezia: malefattevenezia.it
(Foto da Malefatte | Facebook)