Il dottor Peyo
Un dottore nato nel 2005 con caratteristiche molto diverse rispetto a quelle umane, ma sicuramente con un cuore pieno di empatia e amore. Peyo è un cavallo e si reca nei ospedali in Francia per alleviare anche per pochi minuti il dolore dei suoi amati pazienti.
Il cavallo all’inizio era stato preso per partecipare a spettacoli di Dressage Artistico, ma Peyo fin da subito mostrava un carattere forte e dominante e difficile da gestire, ma la sua empatia si dimostrava anche durante gli spettacoli in quanto portato da una forza che sentiva dentro di sè si avvicinava verso gli spettatori, ma non ne sceglieva uno qualsiasi, ma bensì andava da persone anziane o colpite da qualche disabilità.
Il suo padrone è Hassen Bouchakour accolse l’iniziativa di andare negli ospedali nel 2016. Le proprietà benefiche che porta questo grande e amoroso dottore sono molte, ma in particolare si è scoperto che nei malati terminali avviene una diminuzione degli ansiolitici, mentre per i malati di Alzheimer vi è un recupero temporaneo della memoria.
Peyo è l’unico esemplare al mondo ad avere la capacità di scegliere il paziente da cui andare per dargli una dose di coccole in grado di alleviare il dolore interno dei pazienti.
Essendo all’interno di ospedali il cavallo arriva pulito rasato e ben disinfettato e inizia il suo percorso all’interno delle corsie.
Attraverso degli studi è stato riconosciuto che il dottor Peyo possiede un’attività celebrale unica, infatti, i risultati dimostrano come questo animale riesca a riconoscere coloro che stanno affrontando una sofferenza fisica o psichica e riesce a riconoscere i pazienti affetti da tumore.
Hassen Bouchakour il proprietario del cavallo ha fondato l’associazione Les Sabots Du Coeur, che significa, gli zoccoli del cuore, il suo scopo sarebbe quello di creare un ospedale per garantire delle cure mediche e un supporto psicologico per aiutare le famiglie in difficoltà.
L’empatia di Peyo crea una connessione tra l’uomo e il cavallo, uno scambio emotivo che ha dei benefici incredibili per tutti i pazienti bisognosi e forse dovremmo imparare l’importanza che hanno questi essere viventi.