Risotto coi “sciopetin”
In questa stagione si vedono molte persone a capo chino sui prati o sugli argini…
Cosa van cercando?
Cercano quelli che, dalle nostre parti, in Veneto, vengono chiamati “sciopetin” o “carletti” (in lingua nazionale “strigoli”): erbette spontanee di campo, appartenenti al gruppo delle Cariofillacee, ottime in cucina per la preparazione di risotti, minestre o ripieni. Orami sono molti i contadini che le coltivano, perciò si possono anche trovare comodamente nei negozi ortofrutticoli. Certo, non c’è la soddisfazione della raccolta, ma una volta in tavola il gusto è assicurato: hanno un deciso sapore primaverile, erbaceo, ma allo stesso tempo molto delicato.

Ingredienti (per 4 persone)
– 320gr riso vialone nano
– 1/2 cipolla dorata
– mezzo bicchiere vino bianco
– 4 cucchiai di olio evo
– brodo vegetale
– “sciopetin” q.b. già sbollentati
– sale
– pepe
– stracchino/certosa per mantecare
Procedimento
Tritare finemente la cipolla e soffriggerla qualche minuto in olio evo. Aggiungere il riso e farlo tostare a fiamma viva. Poi unire il vino bianco e lasciar sfumare del tutto. Bagnare con 2/3 mestoli di brodo vegetale e proseguire la cottura aggiungendolo quando necessario. A metà cottura unire gli “sciopetin” che daranno colore e sapore al risotto. Il risotto sarà pronto al dente, si toglie dalla fiamma e si manteca con stracchino/certosa, il restante olio evo, lasciandolo riposare 1 minuto in pentola. Servire caldo.