Progetto A.G.I.R.E.
Giovani e volontariato, un progetto con azioni mirate per far incontrare i due mondi
Saranno oltre mille gli studenti di scuola superiore coinvolti nel progetto A.G.I.R.E., acronimo che sta per Attivare i Giovani ed includerli nel lavoro di Rete degli Ets, che ha l’obiettivo di consolidare un modello di promozione del volontariato che favorisca un maggiore coinvolgimento dei giovani.
Il volontariato, poiché impegno solidaristico a favore del bene comune, ha una valenza educativa e sociale di vitale importanza. Nel caso dei giovani, rappresenta un’opportunità di crescita personale e uno strumento di formazione umana e professionale. Per i giovani l’offerta è varia, ma serve un lavoro costante e capillare di diffusione della cultura del volontariato che possa garanre il ricambio e il dialogo intergenerazionale. Per mantenere vivi i valori che sono alla base del volontariato, è fondamentale l’educazione alla cittadinanza. La scuola è il luogo per eccellenza in cui una comunità educante consapevole e articolata, può innescare processi socioculturali generativi.
È questo il contesto nel quale è nato il progeo A.G.I.R.E., finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Poliche Sociali attraverso la Regione Veneto con il bando “Progetto di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore, in attuazione all’accordo di programma 2022-2024. DGR n. 480 del 26 aprile 2023”.
«Il volontariato soffre del non ricambio generazionale e della difficoltà di coinvolgere i giovani – afferma Giovanni Sollima, presidente del Coordinamento Volontariato Sinistra Piave Odv – Inoltre, il volontariato giovanile è un pilastro fondamentale per lo sviluppo individuale e la costruzione di comunità solidali. Incoraggiare i giovani all’impegno volontario non solo nutre la loro crescita personale, ma contribuisce anche a coltivare una società più inclusiva, solidale e consapevole».
Il progetto nasce dall’impegno dell’ente capofila e dei partner nella promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato; ed inoltre dall’esperienza di alcuni dei partner che da anni offrono percorsi di formazione e di sensibilizzazione nelle scuole, di ogni ordine e grado, sulle temache dell’inclusione sociale e della ciadinanza attiva.
«Tra le forme di partecipazione per la costruzione del “bene comune” c’è certamente il volontariato: senza di esso perderebbe consistenza l’anima delle nostre comunità – afferma don Andrea Forest, direttore di Caritas diocesana e presidente di Fondazione Caritas Vittorio Veneto onlus -. Di fronte a una cultura oggi tendenzialmente individualista, in cui c’è poco spazio per la gratuità e per il servizio agli altri, puntare sul volontariato è investire sul futuro e sulla dimensione “umana” della nostra società».
Il Progetto coinvolgerà 50 classi (circa 1.110 studenti) e almeno 10 insegnanti delle scuole superiori, attraverso incontri in aula di sensibilizzazione sul tema del volontariato, della cittadinanza attiva e dell’Agenda 2023 per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030). La proposta mira a supportare i ragazzi nel mettersi in gioco, con il proprio bagaglio personale e di competenze, contribuendo a sviluppare responsabilità, autonomia e senso di empatia verso l’altro, portando i giovani a diventare cittadini attivi della loro comunità. Attraverso la compilazione di un questionario, gli studenti potranno manifestare interesse a dedicare una parte del proprio tempo libero a favore della comunità.
Il progetto intende attivare almeno 50 giovani ed è previsto che ognuno svolga 20 ore di servizio. I giovani volontari potranno ricevere un rimborso spese di massimo 40 euro, per favorire l’adesione anche dei ragazzi che non hanno molte possibilità economiche, e saranno accompagnati e supportati dai volontari “senior” per favorire il dialogo intergenerazionale.
«Il progetto nasce dalla volontà di sollecitare i giovani all’impegno nel volontariato, al farsi carico dei bisogni della comunità – afferma Oliviero Beni, vice presidente di Fondazione di Comunità della Sinistra Piave Ets -. Spesso si tende ad additare i ragazzi come svogliati, disinteressati, lontani da certe tematiche, ma se manca il dialogo con questi giovani e non si dà loro la possibilità di esprimersi, di dire la loro, di che idea hanno loro di volontariato, se ci – a noi adulti – manca la capacità di ascoltarli, non si stimola il coinvolgimento. Quindi è fondamentale agire, appunto, per sopperire a queste nostre mancanze e per innescare un cambiamento».
Le attività che i ragazzi potranno realizzare, sempre in compagnia dei volontari/operatori delle associazioni, potranno essere di supporto a persone in condizione di fragilità o disagio sociale che lavorano o svolgono attività di tirocinio formativo nei laboratori di cucina, falegnameria, cucito e tessitura alla Casa dello Studente di Vittorio Veneto; attvità di recupero di eccedenze alimentari e di distribuzione di generi alimentari nell’Emporio Solidale e i banchi alimentari (Tarzo e Pieve di Soligo) dell’associazione San Vincenzo de Paoli di Vittorio Veneto, nonché in alcuni dei Centri di ascolto Caritas; attività ludiche, educative e di socializzazione a favore dei minori ospiti nelle comunità alloggio dell’associazione La Porta; attività ludiche e di socializzazione, di accompagnamento all’indipendenza e l’autonomia a favore delle persone con disabilità e le loro famiglie realizzate da Anffas; attività di teatro, di socializzazione e di sensibilizzazione a favore del benessere psicologico delle persone, nell’ambito della salute mentale, organizzate dall’associazione Psiche 2000; attvità di agricoltura sociale, con metodo di produzione biologico, della cooperava Terramica e tirocini formavi o di orientamento a favore di minori a rischio o in situazione di dispersione scolastica.
Patner coinvolti: Volontariato Sinistra Piave Odv in qualità di capofila, Fondazione Caritas Viorio Veneto, Psiche 2000, Anffas Sinistra Piave aps, associazione La Porta onlus, società San Vincenzo de Paoli consiglio centrale di Viorio Veneto odv e Fondazione di Comunità della Sinistra Piave ets; con la collaborazione gratuita di Caritas diocesana di Vittorio Veneto e cooperava sociale Terramica; e la partecipazione della coopertiava sociale Itaca in quanto soggetto gestore del servizio Operava di Comunità dell’Uls2. Le azioni di progetto ricadranno nelle scuole e nelle associazioni dei comuni di Conegliano, Pieve di Soligo, Viorio Veneto, Codognè, Mareno di Piave, Cison di Valmarino, Tarzo e Cordignano. Il progetto ha la durata di 11 mesi e si concluderà a dicembre 2024.