15 11 2024

Abbracciare

Emanuela Marsura Spiritualità gentilezza, perdono, Solidarietà

Abbracciare: voce del verbo stringere tra le braccia. Sinonimo di contenere, di assumere, di sostenere, di aggrapparsi.

Espressione di affetto e di adesione.

Non è immediato abbracciare chi non si conosce, un pensiero che non si condivide. L’abbraccio chiede confidenza perché è comunicazione intima tra due cuori, siano essi di carne, o virtuali, come lo sono i pensieri.

C’è una vita che pulsa dentro un abbraccio, che chiede di essere sostenuta e accudita. Per questo si parla di “un caldo abbraccio, di un abbraccio stretto”.

Abbracciare è gesto affettivo, è adesione ad un’idea che si condivide, ma è pure ricerca di sostegno. Si dice infatti “abbracciata al tronco per non cadere, o come lo è l’edera al muro”.

Oltre che carezza che consola e rassicura, l’abbraccio è sostegno nelle vicende alterne della vita. Nessuno ne può fare a meno, pena una fatica enorme nel procedere, e a nessuno dovrebbero mancare gli abbracci, tanto sono vitali.

Abbraccio non è il “procedere l’uno/a accanto all’altro/a, ma l’uno/a dentro l’altro/a, perché nell’abbracciarci portiamo l’altro verso di noi, dentro di noi, ed entriamo nell’altro/a. Allontanandoci ognuno resta lì, vicino al cuore dell’altro e dell’altra. L’abbraccio è un’esperienza così totale che non basta un braccio per compierla, servono entrambi. Se da una parte sono le mani che si chiudono, dall’altra è il corpo che si dispone come morbido spazio dove rannicchiarsi, dove ascoltare quel ritmo che per nove mesi è stato il segnale di vita.

Nell’abbraccio il cuore accelera in un primo momento, per poi quietarsi nella durata, e nello sciogliersi di ogni tensione. E io, e tu, siamo diversi.

Un abbraccio è rigenerativo, trasformativo, non ci lascia mai come prima.

Per questo il farne esperienza e la sua mancanza costruiscono l’essere della persona.

Vedi il libro “100 abbracci” di Chris Riddel , per chi ha bisogno di un abbraccio.

È importante il primo abbraccio, alla nascita; lo sono tutti quelli che nella vita ci scambiamo; fondamentale è l’ultimo che ci congeda da questo mondo.