Il viaggio dell’EGITTO verso l’immortalità
Un inverno dorato e misterioso avvolge il centro della città di Conegliano, che fino al prossimo 6 aprile ospita la mostra “EGITTO. Viaggio verso l’immortalità”, a Palazzo Sarcinelli. Come da titolo, il percorso indaga la cultura della vita eterna nell’antica civiltà egiziana, con meravigliosi reperti provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze, tra credenze, riti e una e vera e propria dotazione di decori e oggetti a garanzia della continuazione della vita.
Le cinque sezioni conducono il visitatore tra le epoche che hanno scandito la vita nella valle del Nilo, attraverso una narrazione che copre oltre 2000 anni, dal Medio Regno (fine III millennio a.C.) fino all’epoca Greco-Romana. Una storia che già di per sé si è guadagnata l’eternità tra scribi e divinità, papiri fitti di geroglifici e suppellettili di legno o gioielli con pietre dure, sandali perfettamente mantenuti, arrivati a noi con dettagli eccezionali. Ne emerge un’esperienza di visita vivida, capace di soddisfare le menti più scientifiche, tale è il rigore della struttura del percorso, della selezione delle opere e delle descrizioni, che non lasciano nulla al caso e accompagnano il visitatore a comprendere le credenze. A risultare senza dubbio contente possono essere anche le fasce d’età più giovani, che tramite la mostra possono avvicinarsi a una delle civiltà più affascinanti della storia dell’umanità attraverso un percorso immersivo, ordinato cronologicamente, essenziale nell’esposizione. La mostra, infatti, sfida le comuni percezioni del pubblico, spesso attratto da un misto di mistero e orrore, con un’eleganza incantevole, ma anche con la possibilità di un momento di leggerezza, come fotografarsi in un corner con uno sfondo a tema, che replica l’interno di un edificio dell’Antico Egitto. Le sale della mostra offrono la visione di più di 100 reperti straordinari, compresi alcuni scoperti nel corso della spedizione guidata da Jean-François Champollion (il decifratore dei geroglifici) e da Ippolito Rosellini (il padre dell’egittologia italiana). Il percorso di corpo e anima verso l’eternità va oltre il distacco, quindi, per assumere tutta la valenza di un passaggio, di un orizzonte senza fine, in cui pesano certamente le azioni compiute in vita (tanto che il cuore non doveva pesare più di una piuma), ma che in questo viaggio porta con sé molto della vita terrena, a dimostrazione di come sia un continuum con la stessa. Ecco che l’esposizione illustra, così, le pratiche di imbalsamazione, la funzione dei corredi, le disposizioni che venivano lasciate in vita per prepararsi al meglio a questa nuova esistenza. Una dimensione che, pur se suggestiva, viene raccontata con metodologia e competenza, tanto che la mostra è a cura di Maria Cristina Guidotti, egittologa e direttrice del Museo Egizio di Firenze fino al 2019. Il progetto è di Contemporanea Progetti, organizzata da ARTIKA e CP, in collaborazione con il Comune di Conegliano. La mostra, che richiede circa un’ora di visita, è aperta a Palazzo Sarcinelli, in via XX settembre a Conegliano (TV), nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì, in orario 10 – 13 e 14 – 19; di sabato, domenica e festivi in orario 10 – 19 e i biglietti possono essere acquistati direttamente in mostra o al link https://ticket.midaticket.it/artika03/Events e includono l’audioguida. Vi sono inoltre soluzioni disponibili per visite guidate a gruppi, scuole, singoli e famiglie. È possibile visionare le opzioni al link https://www.artikaeventi.com/egitto.html o chiamare il numero di Artika 351 8099706.