Il peso della parola
Spesso utilizziamo con disinvoltura le parole, inconsapevoli del loro potere. Quante volte abbiamo sentito dire che le parole fanno più male di uno schiaffo! Come la distonia blocca a livello motorio, la parola negativa crea una distonia a livello emotivo. Al contrario, la parola positiva, se accolta, può dar luogo a eventi straordinari, anche se non sappiamo prevedere con certezza l’esito del risultato, come accadde ai primi apostoli che, stanchi e sfiduciati per non aver fatto una buona pesca e di conseguenza abbattuti dalla difficoltà di provvedere al sostentamento delle proprie famiglie, ascoltarono la parola che Gesù rivolse loro: «gettate (nuovamente) le vostre reti per la pesca». L’incertezza è umana soprattutto davanti ad un dato di fatto: non c’erano pesci; ma con l’atteggiamento di fiducia accadde l’incredibile: riempirono così tanto le loro reti che anche coloro che chiamarono per farsi aiutare poterono beneficiare di quella pesca miracolosa data dalla fiducia nella parola di Gesù («Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti» – Luca 5.4-7). Parola, fiducia, azione e ringraziamento sono gli ingredienti che fanno accadere miracoli! Non è necessario capire secondo quale principio avvengano certi miracoli ma è sufficiente avere fede che ancora accadono. Sarebbe bello raccogliere tutti i pensieri, le domande o i desideri che rimangono inespressi con sospiri di speranza e dar loro una risposta, che sia come una stella luminosa… Una risposta dall’umile cuore, una parola di conforto, una risposta che arrivi come un gesto di puro altruismo, di sincera compassione. Quando noi siamo ciechi e sordi non riusciamo a sentire la risposta che ci arriva negli accadimenti delle situazioni quotidiane, abbiamo bisogno che qualcun altro veda al posto nostro positivamente.
Lorenza Chiaramonte