Lettere
L’ anno scorso, da parte della Caritas, presso la parrocchia di Pianzano ci fu una raccolta straordinaria di beni di prima necessità da inviare alle persone in difficoltà, a causa del conflitto tra l’Ucraina e la Russia. Tra i tanti atti di solidarietà avvenuti nel nostro territorio, casualmente siamo venuti a conoscenza di un fatto che la nonna Natalina Lorenzon ci racconta:
“Anche il mio sensibile nipotino di sette anni Nicholas era triste per il prolungarsi delle ostilità e da sveglio com’è, decise di venire con me in un grande supermercato a fare la spesa, l’intento era d’acquistare qualcosa da inviare ai bambini e alle persone bisognose.
Nicolas mi disse: “Nonna, voglio scegliere io le cose per i bambini: i biscotti che non si rompono, cose da bere, succhi di frutta , fagioli rossi, borracce termiche così possono bere qualcosa di caldo, anche degli spazzolini e del dentifricio. Attenzione,non prendiamo barattoli in vetro perchè col trasporto si possono rompere.”
Nicholas ha voluto mettere personalmente tutte le cose della lista memorizzata nel suo cervello sul banco della cassa, in modo che lui potesse controllare se mancasse qualcosa! Poi, sorprendendo tutti, alzando un po’ la voce:
“Voglio pagare io, con i miei risparmi queste cose che verranno portate alle persone che vivono dove c’è la guerra!”
Con un veloce gesto fece vedere il suo portamonete nascosto nella tasca dei pantaloni. La nonna esterrefatta dell’inaspettato, incredibile gesto acconsentì, mentre i clienti e la cassiera a bocca aperta, per il bel gesto, si commossero accarezzando l’intraprendente bambino.
Nonna Natalina aggiunge :
“Pensate che il giorno dopo Nicholas ha voluto consegnare personalmente tutto alla Caritas, senza voler essere aiutato”.
I giorni passavano e questo bambino vedeva che gli uomini della terra non riuscivano a mettersi d’accordo, continuavano ad uccidere, non riuscivano a trovare un modo per fermare le sofferenze della gente. Non fanno la pace.”
Nicholas anche se è piccolo, era già andato con i genitori due volte a Roma, l’anno scorso e tre anni fa, in quelle occasioni in piazza S. Pietro aveva visto e salutato da lontano insieme ai tanti fedeli una importante e saggia persona affacciata sul balcone, il papa Francesco.
Così una sera di aprile guardando il notiziario, Nicholas rattristato per quello che stava accadendo, ha un’idea forse per far smettere, questa orribile guerra e riportare la pace tra i popoli.
Sul tavolo di casa della nonna Natalina, questo bambino di seconda elementare prese un foglio e di nascosto scrisse una lettera. Nei paraggi l’attenta nonna ha supportato la nobile idea del nipotino senza fiatare.
“CARO PAPA MI CHIAMO NICHOLAS HO SETTE ANNI SONO MOLTO TRISTE PER QUESTA ORRIBILE GUERRA PER TUTTI: I BAMBINI, NONNI, PAPA’ E MAMME CHE MUOIONO. TI VOGLIO CHIEDERE SE PUOI PER FAVORE FARE SMETTERE QUESTA GUERRA ORRIBILE. TI VOGLIO TANTO BENE GRAZIE PAPA FRANCESCO ❤️.”
Si riuscì a trovare l’indirizzo del papa a Roma, e tramite le poste di Bibano di Godega ad inviare in segreto la lettera.
Nicholas ci dice: “ Sapete, quando ho il cervello carico, a volte mi vengono delle folli idee. Si, io speravo che il papa mi rispondesse.”
Dopo tre mesi, a giugno aprendo la cassetta delle lettere, ecco la sorpresa .
Quel giorno Nicholas con la voce concitata subito ha telefonato alla nonna Natalina che si trovava in Germania:
“E’ arrivata una lettera del papa indirizzata a me. Che emozione grande, che regalo grande mi ha fatto il papa.”
Per tutto questo tempo si è confidato solo con qualche fidato amichetto.
Adesso queste lettere, ci sono state consegnate a mano da Nicholas e dalla nonna affinché qualcuno trovi un’idea, su come fermare queste orribili guerre o almeno possa aiutare concretamente, tutte le persone coinvolte