La mia Africa: esperienza di volontariato estivo
Francesca Villanova, Piccola Apostola della Carità della comunità de La Nostra Famiglia di Conegliano è appena tornata da una esperienza di volontariato in Zambia dove ha vissuto con altri 7 giovani un’esperienza missionaria estiva all’interno dei progetti sostenuti da OVCI-La Nostra Famiglia. Sono stati accolti e accompagnati da Enrico Carretta dell’associazione Acra Zambia Chipata. Enrico e la moglie Simonetta Dario (originaria di Codognè) vivono in Zambia da quasi venticinque anni e lì hanno avuto i loro tre figli (Giuseppe, e i gemelli Damiano e Filippo).
Dalila è una dei 7 giovani che ha voluto lasciare una testimonianza dell’esperienza:
“Andare nei villaggi mi ha permesso di scoprire quanto il piacere di giocare, nei bambini, sia universale. Sono rimasta affascinata nell’osservare la loro creatività, capace di trasformare un sacchetto in una palla da calciare, una vecchia ruota in qualcosa da rincorrere e riacchiappare.
I viaggi presso scuole e cliniche e i racconti di Enrico mi hanno fatto prendere consapevolezza dell’importanza che viene data all’incontro con l’altro, al fatto di “sedersi insieme” per discutere riguardo criticità, sfide, progetti e di ascoltarsi a vicenda. Ammiro tanto l’approccio di Pamodzi Ndi Ana: ciascun progetto viene costruito sulla base del bisogno reale, che viene identificato raggiungendo fisicamente e ascoltando, sempre con discrezione e rispetto, le persone coinvolte “sul campo” (infermieri, presidi e insegnanti), anche delle zone più remote e dimenticate.
Il workshop presso l’associazione e i viaggi nelle zone rurali mi hanno mostrato i molteplici ruoli della donna, che spesso ho visto con un bambino in fascia oppure con provviste portate sulla testa: colei che pensa ai bambini, alla cura della casa, alla cucina, al lavoro nei campi, a recuperare l’acqua al pozzo… Donne con sguardi adulti e ricchi di esperienza e sacrificio fin dalla tenera età, ma capaci di aprirsi in sorrisi dolci e meravigliosi.
Porterò nel cuore tutto ciò e molto altro.
Ringrazio Simonetta ed Enrico per averci dato la possibilità di vivere esperienze di vario genere, di averci permesso di scoprire tanto, per quanto sia possibile in tre settimane.
Sento di avere ancora domande, mi chiedo cosa ci sia dietro a quello che ho visto, perché continuino ad esistere tali condizioni in un mondo orientato al “progresso“, come possa esistere un così grande divario…
Sono curiosa di scoprirmi nella mia quotidianità dopo aver vissuto questa esperienza.
Al momento ho la certezza che dell’Africa mi mancherà molto: i suoi colori, il ritmo della sua musica, i sorrisi, la solarità, il senso di collettività e la capacità di resilienza del suo popolo, il tempo lento e le attese, la vastità dei suoi paesaggi, le albe e i tramonti rosso fuoco, le chiacchiere con i miei compagni di viaggio, il senso di libertà e serenità che dopo tanto ho respirato.”
