Il nuovo anno restituisce un campanile ringiovanito
Link per visualizzare il video del restauro:
https://drive.google.com/file/d/1VjkrP03auxbauAOWeR59fRm6pxEu95Up/view?usp=sharing
I collumbertesi con il nuovo anno si godono finalmente in cima al colle, un campanile ringiovanito dal restauro che gli ha restituito la signorilità perduta nel tempo.
L’intervento di restauro durato un anno ha riguardato soprattutto la cella campanaria della torre in quanto vi era lo scasso della muratura portante nonché numerose lesioni e fratture a livello della struttura muraria che è l’elemento murario più snello e debole dell’intera struttura.
Al fine di ridurre le vibrazioni nel nuovo castello campanario le tre campane Maria, Pia e Angela ed il sonello che batte le mezz’ore, sono state disposte su due livelli su un’intelaiatura completamente indipendente dalla struttura portante. Le campane rifuse nel 1958 negli stampi del 1920, sono dotate di automazione motorizzata per il sistema a slancio ambrosiano.
L’architetto Monia Minetto di Colle Umberto che ha seguito i lavori ci racconta un episodio:
“Le campane erano ferme dal 2019; a novembre del 2023 durante il collaudo del concerto di campane, in paese la gente stupita dal loro richiamo involontario, è scesa subito in strada. Più di qualcuno ha affermato nei giorni a seguire che non si era reso conto di quanto bello fosse il suono delle campane; il loro suono risveglia e ridà voce a tutta la comunità !
I parrocchiani sono rimasti anche molto sorpresi dalla nuova veste del campanile avente l’intonaco color terracotta molto simile a quello raffigurato in un antico dipinto di Antonio Pigatti. Nessuno se lo ricordava più in quanto aveva perso da tempo la pigmentazione a causa degli eventi atmosferici e dei venti che soffiano in cima al colle.”
Durante i lavori di restauro del campanile in pietra si sono rifatti i due solai sopra la cella totalmente marcescenti a causa delle notevoli infiltrazioni d’acqua subite. Si sono rinforzate le scale interne in legno con pendini e staffe in acciaio ancorate al solaio in calcestruzzo armato della cella.
La sommità del campanile ha una cupola avente un manto di copertura in lastre di piombo e una spettacolare struttura interna interamente in legno.
La sfera decorativa del diametro di 150 cm che sormonta la cupola è in rame e secondo fonti locali era rivestita completamente di foglia d’oro, conosciuta come la : bala de oro de Colle.
Fino alla sommità della sfera il campanile misura 39.9 metri.
Il parroco don Arnaldo Zambenedetti è molto soddisfatto del restauro, difatti dalla canonica ogni giorno ammira il campanile e l’orologio del fronte est che ha il quadrante in pietra di Cugnan e ghiera in pietra d’Istria; in quello fronte ovest i numeri originali probabilmente dipinti sono andati perduti e recentemente rimpiazzati con listelli di marmo verde. Proprio questi orologi ridecorati sono ridiventati per i ragazzi il riferimento per iniziare puntuali il catechismo in parrocchia.
Da molti anni la parte alta era occultata dalle reti protettive e quella alta seminascosta dalle erbacce cresciute a dismisura, adesso il ringiovanito campanile di pregevole fattura, equilibrato ed armonico ha acquistato nuova eleganza.
Monia Minetto ci anticipa che:
“Da sabato 20 gennaio e domenica 21 gennaio verrranno organizzati dei weekend d’apertura per salire mediante le irregolari scale rampanti alla cella campanaria, dotata di balaustre in pietra d’Istria. Si bloccheranno le campane e si potrà accedere per la prima volta, ogni 30 minuti in gruppi di 5 persone, attraverso una botola alla cella dove vi sono le campane: sulla maggiore, la Maria del diametro di 129 cm, del peso di 1306 kg vi sono riportati i nomi dei numerosi benefattori che hanno finanziato la rifusione.”
C’è grande attesa da parte di tutti per andare in cima a Colle Umberto, in cima al consolidato campanile al fine di guardare da lassù panorami mai visti.
L’ indimenticabile visita può essere prenotata al 348 0501469.