Navigare verso il futuro aiutati dall’IA
Il breve video dell’intervistato da scaricare:
https://drive.google.com/file/d/1xk9tfMx8wCKvu-sgySVKu0rUlJYb3wnp/view?usp=sharing
L’intelligenza artificiale (IA) sta entrando lentamente nel mondo in cui viviamo trasformando radicalmente il panorama educativo introducendo strumenti e tecniche innovative che arricchiscono e personalizzano l’esperienza di apprendimento. Tuttavia per sfruttarla efficacemente, è essenziale basarsi su solidi principi umani, valoriali, didattici e pedagogici.
Abbiamo intervistato Gregorio Ceccone, pedagogista del digitale e coordinatore dei formatori nonché referente per l’Osservatorio Scientifico del Movimento Etico Digitale per esplorare il ruolo dell’intelligenza artificiale (IA) nell’ambito educativo.
“L’IA può essere un potente strumento per migliorare l’efficacia dell’insegnamento e dell’apprendimento, personalizzando l’esperienza educativa per ogni studente. Questa rivoluzione digitale non si limita a cambiare il modo in cui gli studenti acquisiscono conoscenze, ma sta anche ridefinendo il ruolo degli insegnanti e la struttura stessa dell’ambiente di apprendimento. Uno dei modi in cui l’IA può migliorare la didattica e l’educazione è attraverso l’implementazione di percorsi di apprendimento personalizzati. Questi percorsi permettono agli studenti di gestire la propria sequenza di studio, rendendo l’apprendimento più flessibile e adattato ai loro obiettivi personali. Il machine learning (un sottoinsieme dell’Intelligenza Artificiale che si dedica alla creazione di sistemi che apprendono e ottimizzano le proprie prestazioni sulla base dei dati che elaborano) può aiutare a prevedere quando uno studente potrebbe abbandonare un corso, permettendo agli educatori di intervenire prima.”
–Come possono la pedagogia e la didattica trarre vantaggio da questa tecnologia?
“Ecco alcuni esempi tangibili:
Gestione automatica delle mansioni quotidiane: questi strumenti tecnologici possono essere incaricati di correggere i compiti, risparmiando tempo prezioso per gli insegnanti, che possono così dedicarsi ad incarichi più rilevanti.
Aiuto nella presa di decisioni: i sofisticati algoritmi possono elaborare grandi volumi di dati, fornendo agli educatori input fondamentali per prendere decisioni più consapevoli.
Assistenza per le disabilità: gli studenti con disabilità, ad esempio, possono essere assistiti attraverso programmi di riconoscimento vocale o traduttori automatici.
Assistenza virtuale: gli educatori possono sfruttare l’assistenza virtuale per facilitare l’apprendimento degli studenti al di fuori dell’ambiente scolastico.
Chatbot per l’istruzione: gli allievi possono usufruire dei chatbot per risolvere i loro dubbi in qualsiasi momento, favorendo così un apprendimento autodiretto.
Organizzazione delle lezioni: l’IA può aiutare a pianificare e organizzare le lezioni, tenendo conto delle esigenze e delle abilità di ciascuno studente.”
-Gregorio, come L’IA si dovrebbe integrare nel processo educativo ?
“L’istruzione degli studenti riguardo l’IA deve essere completa e diversificata, oltre alla conoscenza tecnica di questo strumento dovrebbero anche essere capaci di inserirlo in un contesto più vasto. L’IA può essere combinata con altre discipline come matematica, informatica, neuroscienze, psicologia cognitiva e pedagogia, creando così un percorso di apprendimento interdisciplinare. Gli educatori, i responsabili politici e gli sviluppatori di tecnologia devono lavorare insieme per garantire che l’IA sia utilizzata in modo etico, sicuro ed efficace nell’ambito dell’educazione. L’intelligenza artificiale, la didattica e la pedagogia rappresentano un trittico di forze che, lavorando insieme, hanno il potenziale di rivoluzionare il modo in cui apprendiamo e insegniamo. Questa consapevolezza ci permette di accompagnare, e di essere accompagnati, dai più giovani mentre esplorano questo universo digitale in costante crescita, fornendo loro gli strumenti necessari per affrontare il futuro digitale che inevitabilmente li attende. L’IA non è un sostituto dell’insegnante, ma un potente strumento che, se utilizzato correttamente, può arricchire l’esperienza di apprendimento, personalizzarla e renderla più efficace.
L’IA può aiutarci a navigare verso il futuro, ma la rotta la tracciamo noi!”