La bellezza di chiedere aiuto (Sir Gareth e la dama d’argento)
La storia di Sir Gareth e della dama d’argento insegna che nella vulnerabilità di chiedere aiuto, troviamo spesso la forza per affermarci e costruire legami che illuminano il nostro cammino…
Cresciuto nelle ombre della sua più celebre sorella, la valorosa Dame Gawain, Gareth desiderava una prova che potesse dimostrare il suo coraggio e la sua abilità, quando un giorno, una misteriosa dama avvolta in un manto d’argento giunse a Camelot, portando con sé una richiesta d’aiuto.
In molte storie, la dinamica delle “ombre” è spesso utilizzata per sottolineare la sfida di distinguersi e affermarsi in presenza di altre influenti percepite dal personaggio come opprimenti. È un elemento che apre spesso a una dinamica di crescita personale e di autodeterminazione del personaggio che è in questo modo chiamato ad assumere su di sé la trama del racconto. La menzione delle “ombre” suggerisce infatti nel lettore l’idea che sir Gareth possa aver sperimentato un senso di oscurità, di non essere adeguatamente riconosciuto a causa della luce più intensa gettata da sorella, aggiungendo una dimensione emotiva alla storia che lo spinge a una liberazione e al assunzione della propria indipendenza.
Quello che risulta interessante nel racconto è il processo di autoaffermazione di sir Gareth che giunge attraverso una visualizzazione esterna della propria storia. La dama vestita d’argento viene a portare una richiesta di aiuto: il suo regno è oppresso da un nemico violento. Gareth interpreta in qualche modo la richiesta della dama come un’occasione per uscire dallo stato di sudditanza dentro cui è inserito, ma al contempo questo intervento gli permette di comprendere lo stato del proprio vissuto. La dama vestita d’argento viene a sostituire nel suo cuore del cavaliere lo spazio che tiene la fama della sorella e la vicenda del suo regno risuona in lui al punto da diventare un mezzo per rileggere il proprio vissuto, una via per comprendersi e assumere con maggiore coscienza la propria situazione.
Sir Gareth si sarà detto: la dama d’argento ha saputo chiedere aiuto, è giunta fin qui per domandare il sostegno di qualcuno e io permango nella mia debolezza? Il racconto ci mostra che sir Gareth ha saputo tendere la mano alla dama e partire con lei, in una strana e bellissima inversione di ruoli, dato che speso nelle storie arturiane è la dama quella che fugge con un cavaliere straniero.
Il racconto ci invita a non aver paura di domandare aiuto, perché forse in questo modo non stiamo solo aiutando noi stessi, ma anche generando nuova vita e nuove relazioni. Nella semplice umiltà di chiedere aiuto la dama d’argento ha liberato Sir Gareth dall’ombra della sorella e ha anche aperto la porta a un nuovo capitolo di crescita e solidarietà. Troviamo nella vulnerabilità la forza di costruire legami che illuminano il nostro cammino!