C’incamminiamo sul sentiero del Patriarca
Con l’arrivo della primavera, perché non camminare o correre, con un piede nel passato e uno nel presente, lungo la storica strada legata alle vicende del Patriarcato di Aquileia?
Per comprendere appieno il panoramico percorso è essenziale fare qualche passo dentro la storia.
Situata tra Friuli e Veneto, la strada del Patriarca era un’antica e frequentata via di comunicazione che dalla pianura occidentale del Friuli raggiungeva l’altopiano del Cansiglio, collegando così il vicino Alpago e la Valle del Piave.
La via principale dei commerci con i carri passava per la Val Lapisina, territorio appartenente al feudo dei Da Camino, Signoria con la quale il Patriarcato si trovò spesso in conflitto tra i secoli XIII° e XIV°. Pertanto, coloro che volevano attraversarlo, molto spesso non ne ottenevano il permesso o dovevano pagare dei dazi per valicare la stretta di Serravalle.
Un documento del 1274 attesta che il Patriarca di Aquileia, Raimondo Della Torre decreta la manutenzione straordinaria e il rafforzamento di una via montana, in realtà già esistente e utilizzata da pastori, boscaioli e in qualche misura anche per il commercio. Lo scopo era quello di renderla maggiormente percorribile alle carovane di muli dei mercanti. Il percorso saliva verso la montagna, evitando le terre dei Da Camino, passando per Col Oliver, Cercenedo e l’attuale Crosetta. Perciò le mercanzie, dalla via d’acqua del Livenza, pure a costo di maggior fatiche, riuscivano a raggiungere il territorio del bellunese aprendosi così ai mercati del Nord Europa.
La strada mantenne la sua discreta importanza anche quando il territorio dei Da Camino passò in mano veneziana, permettendo di evitare così i pedaggi posti dalla Serenissima. Nel 1420, quando i veneziani conquistarono il Friuli e il patriarcato di Aquileia cessò di esistere come potere temporale, la strada del Patriarca cominciò a perdere importanza, pur rimanendone conservata la denominazione.
Per le persone che vorranno approfondire l’argomento e conoscere meglio il territorio pedemontano, giovedì sera, 4 aprile in concomitanza con i Festeggiamenti primaverili, a Villa di Villa di Cordignano (TV) l’atleta della Scuola di Maratona di Vittorio Veneto e appassionato di storia Alessandro Nardo, illustrerà al pubblico in modo approfondito altri aspetti storici del sentiero del Patriarca.
Se si vuole poi intraprendere l’antico percorso del Patriarca, per viverlo pienamente , domenica 7 aprile dalle ore 08.30 si potrà percorrerlo in compagnia di molti atleti, difatti l’ a.s.d. Scuola di Maratona di Vittorio Veneto in collaborazione con la Pro Belvedere di Villa di Villa, organizza il Trail del Patriarca, una camminata e corsa podistica su questi percorsi collinari in mezzo alla natura, ricchi di storia. Dopo aver attraversato i boschi di latifoglie si potrà arrivare sul Col Alt a oltre 800 metri dove si trova il monumento dedicato ai partigiani, lassù un piccola sosta è d’obbligo per ammirare gli scenari mozzafiato o visitare in località Lamar il villaggio dei carbonai.
Per saperne di più in questi giorni abbiamo interpellato il referente tecnico della manifestazione Ivan Cao che settimanalmente si allena su questi stupendi sentieri:
“La partenza di domenica, avverrà dalla piazza della frazione di Villa di Villa a Cordignano, i percorsi più lunghi di 15 e 25 km raggiungeranno la Big Bench n. 190, Posta Cavarzerani e Col Oliver a 1121 metri. I partecipanti nel tratto finale passeranno accanto alla cinta muraria della storica villa Mocenigo detta “Belvedere” ora Bernardi.
Al fine di tutelare l’ambiente e la natura, mi piace ricordare che la manifestazione Trail del Patriarca 2024 aderisce alla campagna -Io non getto i miei rifiuti- promossa da Spirito Trail e rivolta a tutte le persone. Come ormai succede da diversi anni, sarà una giornata da vivere tra le colline e le conche in amicizia all’insegna dello sport e dell’allegria.”
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