La storia del Gospel: storie cantate per incoraggiare
Avvicinandoci a Natale dove canzoni che raccontano storie bibliche sono all’ordine del giorno, è interessante scoprire la storia del genere che ha dato e continua a dare vita a storie cantate: Il Gospel
Caratteristiche Musicali/Stile Performativo
I cori gospel, di solito con 25-50 membri, seguono il modello del gruppo gospel misto di Roberta Martin. Il call-and-response è una caratteristica comune, con i solisti che combinano approcci lirici e percussivi e un forte ritmo su ogni parola. Caratteristiche come scivolamenti, vibrato e lamenti aumentano l’intensità della performance, con l’accompagnamento di piano, organo, batteria e basso.
Negli anni ’70, il gospel si è evoluto con l’aggiunta di sintetizzatori e, nei decenni successivi, elementi di jazz, pop e hip-hop, arricchendo i cori gospel. Anche se molti cori sono ora contemporanei, il repertorio include spesso elementi tradizionali come l’organo Hammond e la “sensibilità dello shout” pentecostale, come in “Work it Out” di Dr. Charles Hayes e i Warriors.
Contesto Sociale/Storia
Il reverendo John L. Branham, fondò l’Echoes of Eden Choir, impiegando musicisti gospel esperti. Il gruppo trasmise in radio e registrò “God Be With You” di Dorsey nel 1947, che divenne uno standard. Altri cori noti degli anni ’40 e ’50 includono: Greater Harvest Baptist Choir (Los Angeles), Childs Memorial Church of God and Christ di New York e Mason Temple Church of God in Christ di Memphis.
Il coro gospel della First Church of Deliverance di Chicago eseguiva la musica di Thomas Dorsey, Roberta Martin e Kenneth Morris, trasmessa via radio a livello nazionale. Altri cori comunitari, come i Thompson Community Singers di Chicago, contribuirono alla crescita del movimento gospel, con le prime registrazioni negli anni ’50.
La cantante e autrice Dr. Mattie Moss Clark di Detroit, con il Southwest Michigan State Choir, ottenne notorietà negli anni ’60 con canzoni ad alta energia che riflettevano lo spirito pentecostale. Il reverendo James Cleveland, protetto di Dorsey, ebbe un impatto enorme negli anni ’60, fondando nel 1968 il Gospel Music Workshop of America & Choir (GMWA), che facilitò l’esposizione di nuovi cori gospel.
Dagli anni ’90, i cori gospel hanno condiviso la funzione di lode e adorazione dei gruppi di lode tradizionali, abbandonando in parte le vesti liturgiche.
Testi
Composizioni originali e reinterpretazioni di spirituals folk e inni formano il repertorio di base per i cori gospel. Il testo si basa sulle storie e i temi dei Testamenti Nuovo e Vecchio, ed è interpretato attraverso le esperienze personali.