La cura del gesto – Radici di Vita: un’impronta d’amore
La cura del gesto – Radici di Vita: un’impronta d’amore
“Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce.” Nel silenzio, lontano dal frastuono del mondo, si compie il miracolo più grande: la nascita. Un evento unico, profondo, carico di significato. Un’esperienza di relazione, di radici, di cura.
Non poteva esserci occasione migliore per inaugurare questa rubrica che racconta “La cura del gesto”. E quale gesto più potente, più carico di significato, se non quello che custodisce il primo legame tra madre e bambino?
Nel Punto Nascita di Oderzo, questa consapevolezza si traduce in un gesto speciale: donare alle neo-mamme l’impronta della placenta, il primo legame che ha nutrito e custodito la vita nel suo viaggio prenatale. Un gesto che va oltre il protocollo, un segno che diventa memoria, un’arte che racconta la storia di ogni nuova vita.
Questo straordinario dono è al centro della mostra “Radici di Vita – L’arte silenziosa della nascita”, che dal 31 marzo fino all’8 maggio, Festa della Mamma, sarà esposta lungo i corridoi che conducono alla sala parto del reparto di Ostetricia. Un percorso simbolico, in cui ogni donna che varcherà quella soglia potrà lasciarsi toccare dalla bellezza di un legame che esiste ancor prima della nascita.
La placenta: radice di vita e impronta di cura
Ogni placenta racconta una storia unica. È la prima casa, la radice che nutre e protegge, il filo invisibile che lega la madre al suo bambino nei mesi più delicati della vita. Le ostetriche di Oderzo, con sensibilità e attenzione alla fisiologia della nascita, offrono alle neo-mamme la possibilità di conservare questa traccia, trasformandola in un’impronta unica e irripetibile.
In un’epoca in cui la nascita rischia di diventare un evento particolarmente medicalizzato, questo gesto restituisce valore all’esperienza del parto come momento sacro e trasformativo. Un piccolo segno impresso sulla carta che diventa simbolo di un legame indissolubile.
La voce delle ostetriche: il commento di Erika Sut
“Accompagnare una madre nel viaggio della nascita significa riconoscere ogni istante come unico e prezioso. Da sempre, nel nostro reparto, poniamo grande attenzione alla fisiologia del parto e al sostegno rispettoso della donna, accogliendo ogni nascita con cura e sensibilità.
L’impronta della placenta è un gesto semplice ma profondamente significativo: rappresenta quel legame speciale che ha nutrito il bambino per nove mesi e che continuerà a esistere in
altre forme. È un dono che offriamo con il cuore a ogni nuova mamma, affinché possa conservare un segno tangibile di questo inizio.
La mostra Radici di Vita celebra proprio questo: la bellezza di un legame, la forza della nascita, il valore della cura. Abbiamo scelto di esporla lungo i corridoi che conducono alla sala parto perché ogni donna che passa di qui possa sentirsi parte di questa storia collettiva di vita e speranza. E rimarrà visibile fino all’8 maggio, giorno della Festa della Mamma, per sottolineare quanto sia prezioso il cammino che porta alla maternità.”
Un invito a fermarsi e a sentire
Questa mostra non è solo un’esposizione artistica. È un invito a guardare la nascita con occhi diversi. A riconoscere che la cura non sta solo nei gesti tecnici, ma nei dettagli, nelle attenzioni, nei simboli che danno significato all’esperienza della maternità.
Perché a volte, un’impronta lasciata con cura può raccontare l’inizio di una vita intera.
Mostra “Radici di Vita” – Punto Nascita di Oderzo
Dal 31 marzo all’8 maggio 2025
Uno spazio per raccontare la cura del gesto
Questo articolo è solo il primo passo di un viaggio che vorremmo percorrere insieme. “La cura del gesto” sarà uno spazio dedicato a tutte quelle esperienze, piccole o grandi, in cui la cura si traduce in azione, in attenzione, in un segno che resta.
Se sei un operatore nel campo educativo, sociale, sanitario o psicologico, o semplicemente qualcuno che ha vissuto o testimoniato un gesto di cura speciale, contattaci! Raccontiamo insieme la bellezza di questi gesti, affinché diventino ispirazione e patrimonio condiviso.
Grazie a Qual Buon Vento, che ci offre questo spazio, e grazie a chi vorrà contribuire con la propria esperienza. Perché ogni gesto di cura, quando condiviso, diventa forza generativa per tutti.
Dileo Donata
Psicologa Psicoterapeuta
Co-ideatrice del Progetto Nazionale Costruiamo Gentilezza e
Gentilezza Applicata in ambito educativo e socio-sanitario