Psicologia e sport: l’Università di Trieste premia il “Maestro” Julio Velasco
Il 12 maggio l’Università di Trieste ha conferito la Laurea magistrale honoris causa in Psicologia a Julio Velasco, una delle figure più carismatiche e influenti dello sport mondiale. Un riconoscimento unico, il primo in Italia, per un allenatore che ha saputo unire mente e prestazione, trasformando la psicologia in uno strumento chiave per la crescita dei singoli e dei gruppi.
Velasco, classe 1952, non è solo l’allenatore che ha portato l’Italia del volley tra le grandi del mondo, con un palmarès che include un oro e un argento olimpico, due Mondiali, cinque World League, una Coppa del Mondo e sei titoli continentali, ma anche un pensatore, capace di ispirare ambiti diversi dallo sport: dal management all’educazione.
La proposta di conferimento è arrivata dal Dipartimento di Scienze della Vita, che da 25 anni porta avanti la ricerca e la didattica in Psicologia dello Sport. Alla cerimonia, svoltasi in una gremita Aula Magna, erano presenti numerosi rappresentanti del mondo sportivo, accademico e associativo, a dimostrazione dell’impatto profondo che Velasco ha avuto non solo in campo, ma nella cultura sportiva italiana e internazionale.
Durante la lettura della motivazione, il prof. Ivan Donati, direttore del Dipartimento, ha sottolineato come Velasco abbia elaborato un modello comunicativo e gestionale innovativo, capace di valorizzare il potenziale umano e costruire una cultura della prestazione etica, sostenibile e consapevole. Un approccio che ha trovato applicazione anche nel mondo delle aziende e nella formazione dei leader.
La sua storia parte da lontano: dagli anni difficili dell’Argentina post-dittatura, fino all’arrivo in Italia e alla guida della “Generazione di Fenomeni”. Poi nuove sfide vinte con nazionali di tre continenti e, più recentemente, il trionfo con la nazionale femminile italiana alle Olimpiadi del 2024. Un cammino che dimostra come lo sport possa diventare uno spazio di crescita personale e trasformazione culturale.
Rivolgendosi agli studenti, Velasco ha lasciato un messaggio semplice e potente:
“Il mio augurio è che possiate non solo finire gli studi, ma vivere davvero ciò che avete imparato. Perché le vere sfide iniziano dopo l’università, ed è lì che serve più forza. Il mio augurio è che possiate praticare la psicologia, farne una parte viva della vostra vita”.
Con questo riconoscimento, l’Università di Trieste non solo celebra un protagonista dello sport, ma rinnova il proprio impegno nel promuovere, insieme al mondo sportivo, progetti orientati al benessere, alla
formazione e allo sviluppo umano.