Due ruote e tanto ingegno: le biciclette di legno di Bruno
Nell’epoca delle cycle bike ultraleggere, delle MTB da competizione e delle bici da corsa testate in galleria del vento, costruite con materiali avveniristici come il carbonio, c’è chi ha scelto una strada diversa e sorprendente. È la strada di Bruno Campo, ciclista appassionato che, a novant’anni, continua a stupire tutti con le sue biciclette realizzate interamente in legno.
Bruno ha trascorso parte della sua vita come autista nell’azienda del legno “Piero della Valentina”, con sede a Cordignano. Durante le pause non mancava mai di fermarsi ad osservare gli artigiani al lavoro, affascinato dalla precisione dei loro gesti, dai colori e dalle venature dei diversi tipi di legno. Una passione silenziosa che, una volta in pensione negli anni ’90, decise di coltivare in prima persona. Per gioco si regalò una macchina utensile combinata e iniziò a costruire mobili per la sua casa.
Accanto al legno, nella vita di Bruno c’è sempre stato il ciclismo. Per molti anni ha fatto parte della squadra amatoriale dell’azienda, indossando con orgoglio la maglia del “Gruppo sportivo Piero della Valentina” e condividendo chilometri, fatiche e amicizie. Due passioni che, col tempo, si sono incontrate: da quell’unione è nata la magia delle biciclette in legno.
Oggi, entrando nel suo laboratorio accanto a casa, ci si trova davanti a una collezione che lascia senza fiato: una decina di biciclette realizzate in rovere, castagno, ciliegio e persino olivo. Ci sono tandem, modelli ispirati al passato e moderne e-bike. Ogni creazione è un pezzo unico: dopo aver disegnato il progetto su carta, Bruno impiega mesi a lavorare e ad assemblare decine di componenti in legno, il cui numero varia a seconda del modello.
Il risultato è un mezzo pronto all’uso, capace di raccontare la forza della manualità e della fantasia di chi lo ha creato. Quando compaiono su strada, le bici destano meraviglia: la gente si ferma, osserva, fa domande, si lascia incantare.
Con le sue biciclette, Bruno ha viaggiato con la moglie Dina e con gli amici al mare, in montagna, fino a Cortina. È stato invitato a Fiesole, ha esposto i suoi lavori al passaggio del Giro d’Italia, a Prealpi in Festa, e ha donato un esemplare al Museo del ciclismo di Portobuffolè. Qualche amico di Chioggia ha avuto la fortuna di riceverne una in regalo.
“Il divertimento – racconta Bruno – sta proprio nel dare a ogni bicicletta una forma diversa, senza mai ripetersi. Mi piace inventare.” Infatti, non ne esistono due uguali: negli anni ha creato anche una bicicletta per gelatai e una speciale per trasportare gli sposi. Di recente, dopo averci fatto provare le sue e-bike con telaio in olivo, ci ha confidato di avere un nuovo progetto: una bici cargo con poltrona anteriore, pensata per trasportare persone anziane in tutta comodità.
Le creature di Bruno Campo non hanno nulla da invidiare ai grandi marchi. Anzi: ogni volta che appaiono lungo le strade del paese, gli sguardi si accendono, i passanti sorridono e tutti si voltano ad ammirarle. Sono pezzi unici, irripetibili, nati da passione, amore per il legno, creatività e tenacia.
