Una ciotola increspata per il papa
Dai Piccoli Ceramisti di Scomigo (Conegliano - TV) un segno di pace e di cura
Lo scorso 28 novembre, a Roma, in “Aula Nervi”, 6200 tra studenti, insegnanti, dirigenti scolastici e amministratori locali hanno incontrato il papa, Francesco.
Le 113 scuole provenienti da 17 regioni italiane facevano parte del Programma Nazionale di Educazione Civica e di Cura delle Giovani Generazioni denominato “Per la pace. Con la cura” e promosso dalla Rete Nazionale delle Scuole di Pace, che si concluderà il 21 maggio 2023 con una edizione speciale della Marcia della Pace Perugia-Assisi.
La pace e la cura: l’obiettivo più importante e la via per raggiungerlo.
La pace: il bene più grande che stiamo perdendo e che tutti dobbiamo imparare a costruire giorno per giorno.
La cura della vita, degli altri, della comunità, dell’ambiente e del pianeta che dobbiamo far diventare il nostro stile di vita.
Spesso parliamo di pace solo quando ci sentiamo direttamente minacciati, come nel caso di un possibile attacco nucleare o di una guerra combattuta alle nostre porte. Invece la pace è un cammino fatto di tanti piccoli gesti di accoglienza, di incontro, di comprensione, di vicinanza, di perdono, di servizio…, di cura, appunto.
Nell’aula delle udienze si sono ascoltati gli appelli a ripudiare la guerra e a favorire la pace, una pace che si costruisce in particolar modo prendendosi cura dei nostri fratelli e delle nostre sorelle più fragili, delle vittime dei conflitti e di quelli che muoiono in acqua.
Tante le testimonianze, i momenti musicali, gli interventi, come quello del coordinatore nazionale della Tavola della Pace, Flavio Lotti, coneglianese d’origine e residente a Perugia.
Proprio lui, nei mesi scorsi, aveva coinvolto il gruppo “Piccoli Ceramisti di Scomigo” per sviluppare artisticamente il tema della Cura per la Pace.
Nel laboratorio di Scomigo di Conegliano si è elaborata l’idea e fatto nascere un oggetto semplice ma fondamentale che intendesse rimandare al concetto di “cura”. Il tema è stato rappresentato attraverso una ciotola: un generico contenitore per lo scambio che rimanda all’azione di accogliere e donare. La cura in senso universale, rappresenta l’estrema sintesi delle due mani che si accostano per contenere il dono.
La ciotola in porcellana, cotta a 1300° per impreziosire la materia e renderla più resistente, ha la caratteristica di essere concentrica per alludere alla perfezione e all’abbraccio fraterno, ma con un bordo increspato che include l’imperfezione. Questo bordo perimetrale rappresenta semplicemente il pensiero e il desiderio di papa Francesco d’essere vicino alle frange della società.
La sobria opera artistica è stata donata al papa in occasione dell’udienza in Vaticano sul tema della pace. La consegna è avvenuta per mano di Flavio Lotti, presente all’udienza in Vaticano insieme alla consorte Randa e ad una delegazione di “Piccoli Ceramisti di Scomigo”, i quali, emozionati, hanno potuto stringere la mano al papa visibilmente soddisfatto del dono arrivato da Conegliano. Soddisfazione per l’autrice dell’opera, la ceramista Sara Dall’Antonia, che ha appreso l’arte e le relative tecniche a Scomigo dove ha sede l’unica associazione di ceramisti esistente nel territorio.
A conclusione dell’udienza per l’educazione alla pace e alla cura, in un’aula gremita, papa Francesco ha rivolto ai tanti giovani presenti una domanda: “Qual è il vostro sogno per il mondo di oggi e di domani?”
La risposta è stata unanime e condivisa: “Tutti noi sogniamo la pace!”
Quindi il papa ha lasciato un messaggio augurale rivolto a tutti: “Che ognuno di voi possa diventare poeta della pace e sognare in grande ispirandosi all’esempio di Martin Luther King e di Giovanni Paolo XXIII”.