Io volo così
I droni da FPV (First Person View) Racing sono dei piccoli quadricotteri che volano e volteggiano ad alte velocità. Questi droni sono dotati di una microtelecamera che trasmette in tempo reale al visore, permettendoti di vedere in prima persona dove stai volando, come fossi a bordo, regalandoti un’esperienza unica e totalmente immersiva.
Il drone racing è un vero e proprio sport riconosciuto anche dal Coni e dalla Federazione aeronautica internazionale. I veicoli vanno pilotati il più velocemente possibile in percorsi in cui devono affrontare curve strette, schivare ostacoli e tuffarsi in picchiata in stretti passaggi.
La 19enne leccese, Luisa Rizzo è la pluricampionessa italiana di Drone Racing. Frequenta l’università, studia arte, musica, pratica sport e da sempre vive su una carrozzina elettrica perché affetta da Atrofia Muscolare Spinale. Nel 2015 i genitori le regalarono il primo mini drone per farle muovere di più le dita; quella terapia riabilitativa è diventata la sua più grande passione. Con volontà e sacrifici, Luisa riesce a dedicare del tempo allo studio, alle terapie presso La Nostra Famiglia e allo sport. Quest’ultimo è la sua carica: riserva d’energia (e di adrenalina) per tutto il resto. Luisa pratica il calcio in carrozzina (Powerchair Football) e da cinque anni, appunto, il Drone Racing, attività sportiva che le permette di gareggiare in competizioni nazionali e internazionali alla pari degli altri concorrenti indipendentemente dalle sue condizioni fisiche. Per praticare questa disciplina sportiva, ancora poco conosciuta in Italia, il supporto della famiglia è indispensabile. Possiamo dire che intorno a lei c’è un gioco di squadra: la madre è sempre attiva e presente negli spostamenti, mentre il padre, perito elettronico, insieme a lei disegna, assembla, mette a punto i droni, la supporta in pista come se stesse volando con lei.
A sedici anni Luisa ha conquistato il Guiness World Record, la coppa Italia della disciplina FPV Drone Racing e l’anno scorso (2022) ha vinto per il quarto anno consecutivo il campionato italiano.
“LeoOnFire” questo è il suo nickname, ha gareggiato in tante competizioni incontrando in pista rivali che una volta finita la competizione le hanno permesso di instaurare amicizie, farsi quattro risate e portarsi a casa ricordi indelebili. Le gare più belle per i piloti di droni ma anche per chi guarda all’esterno sono quelle che si svolgono in notturna.
La giovane Luisa Rizzo è stata nominata dal presidente Mattarella Alfiere della Repubblica con questa motivazione: “Per l’impegno e l’abilità mostrati nel pilotare i droni. Pur costretta sulla sedia a rotelle è riuscita a raggiungere primati di velocità e anche realizzare filmati molto originali e apprezzati sulla bellezza della propria terra, il Salento”. Dopo l’inaspettata notizia, Luisa commentò «Questo riconoscimento manda un messaggio a tanti ragazzi con difficoltà, per spronarli a non chiudersi in se stessi e dire: guardate che si può fare».
Attraverso le sue riprese, il pilota di drone “LeoOnFire” ci farà conoscere dall’alto i bei paesaggi del territorio italiano facendoci stare quasi a bordo, così da farci quasi volare.
Luisa ora aspira a raggiungere importanti traguardi anche nel campionato di Powerchair Football e sogna di lavorare con i velocissimi droni nel cinema facendo riprese spettacolari.