Lasciarsi cullare dalle onde del mantra: “riduci, riusa, ricicla, raccogli, racconta”
CRISI CLIMATICA E CAMBIAMENTO POSSIBILE!
Ogni anno i media gridano all’estate più calda degli ultimi anni, aumenta la siccità, si riducono sempre più i ghiacciai e si innalzano livelli e temperature dei mari. Gli ecosistemi sono in pericolo, è drammaticamente vero. Un ruolo di rilevante responsabilità è quello delle istituzioni, a livello globale. Ma anche chi grida al cambiamento climatico in maniera apocalittica e non lascia indicazioni costruttive da seguire, magari nel piccolo del quotidiano perché si possa fare la propria parte, risulta far percepire questa crisi come distante dalle nostre possibilità di contrasto. Per fortuna esistono realtà nate per informare, sensibilizzare, educare su questo. Una è l’associazione Worldrise e ne abbiamo parlato con la presidente, vera fuoriclasse sul tema: la scienziata Mariasole Bianco, biologa marina, con una profonda passione per il “Pianeta Blu” e per la sua tutela, tanto da impegnarsi, oltre che come professionista, anche come divulgatrice e, appunto, alla guida della realtà protagonista di questa intervista.
Innanzitutto, grazie Mariasole per la pronta disponibilità. Di cosa si occupa l’associazione Worldrise?
Worldrise è un’associazione no-profit nata nel 2013 e che da 10 anni agisce per la salvaguardia del mare. Attraverso progetti innovativi di sensibilizzazione e conservazione dell’ambiente marino, sviluppati in tutta Italia, veicoliamo il cambiamento di rotta necessario a garantire un futuro migliore per il nostro Pianeta Blu e per tutti noi che dipendiamo dalla sua salute. Worldrise è un team di Ocean Positive People: attualmente la nostra Triblù, come ci piace definirci, conta 22 persone, che lavorano ogni giorno per favorire un vero impatto positivo per l’oceano.
Tra le principali vittime della crisi climatica ci sono il mare e gli ecosistemi che racchiude. Cosa può fare il singolo cittadino per contribuire, anche se, permettendomi la metafora, può essere una goccia nell’oceano?
Anche se la singola iniziativa può sembrare una goccia nell’oceano, noi di Worldrise ci teniamo sempre a ricordare che ogni goccia conta! Ognuno di noi, con le proprie azioni quotidiane, può contribuire a fare la differenza per il nostro Pianeta. Per fare un esempio, all’ormai conosciutissimo mantra del “riduci, riusa, ricicla”, si può aggiungere anche “raccogli” i rifiuti abbandonati sulle spiagge e “racconta” il tuo impegno per la salvaguardia del mare, in modo da ispirare altre persone a fare lo stesso. Informarsi per compiere scelte consapevoli è poi sicuramente il primo passo verso il cambiamento.
Le giovani generazioni sono cresciute con un’idea di responsabilità che tanti adulti non hanno, anzi. Può raccontarci qualche episodio che ha visto i giovani particolarmente coinvolti e costruttivi?
Ciò che da sempre contraddistingue le attività di Worldrise è la grande passione nel fornire opportunità di crescita e formazione pratica professionale ai futuri custodi del patrimonio naturalistico del Mediterraneo: è l’investimento migliore che si possa fare per il futuro del Pianeta. Con le nostre attività di empowerment giovanile abbiamo la fortuna di avere a che fare sia con studenti e neolaureati, che hanno già scelto di specializzarsi nelle discipline scientifiche e che quindi sposano appieno la causa ambientale, sia con i più piccoli, che ogni anno che passa ci dimostrano di essere sempre più informati e partecipi riguardo tematiche come l’inquinamento da plastica in mare e le soluzioni a nostra disposizione per diventare, da parte del problema, parte della soluzione.
Quali progetti può anticiparci?
Uno degli ultimi progetti che abbiamo lanciato è l’AMP Academy: un toolkit gratuito che favorisce la gestione efficace delle Aree Marine Protette. Si tratta di 13 moduli gratuiti di approfondimento, realizzati con altrettanti esperti ed esperte del settore, per cogliere appieno l’importanza delle Aree Marine Protette (AMP) e la loro efficacia per la natura, la società e ognuno di noi. Le AMP sono infatti tratti di mare in cui la biodiversità è tutelata in un’ottica di sviluppo sostenibile e che, se ben gestite, sono il luogo ideale in cui cittadini e turisti possono vivere e conoscere il Pianeta Blu. Questo progetto si inserisce nell’ambito di 30×30 Italia, la campagna di Worldrise per proteggere il 30% dei nostri mari entro il 2030, ed è stato realizzato grazie al supporto di Fastweb, con cui abbiamo già collaborato per la creazione dei SEATY, Aree di Conservazione Marina Locale istituite in diversi tratti del litorale italiano, che diventano per chi le visita o chi ci vive una piattaforma per poter conoscere il mare, la sua biodiversità e imparare così a prendersene cura.
E aggiunge: La risoluzione delle sfide ambientali che caratterizzano il nostro secolo va di pari passo con impegni e vincoli istituzionali globali e nazionali. Noi come consumatori e individui dobbiamo e possiamo agire sia nel quotidiano sia nel veicolare il cambiamento a livello istituzionale.
Grazie per questa panoramica sul vostro lavoro e per la prospettiva di fiducia verso il futuro. L’invito che lasciamo ai lettori è che riconoscano il proprio ruolo e facciano tutto quanto è in loro potere per salvaguardare il Pianeta Blu, a partire dal condividere le tante iniziative disponibili, a contrasto (anche e soprattutto) del disinteresse individuale verso il cambiamento climatico.
- SEATY - Credit Igor D'India
- Mariasole Bianco - Credit Igor D'India
- Festivalmar - credit Jeshua Saldana
- Workshop bambini
- Festivalmar - credit Jeshua Saldana