Un anziano cavaliere davvero solido
I giovani, le fanciulle, le madri benedette nella prole, e i re soggetti al re di Britannia, vedendo, con totale stupore, il coraggio del vecchio, si meravigliarono della bellezza della ragazza al suo fianco. Palamede, con grido barbarico e forza maggiore, ora sprona il cavallo contro di lui e lo colpisce con la lancia. Ma il vecchio immobile, rimane forte, come una pietra eretta come bersaglio. La lancia di Palamede si spezza nella sua mano ed é scagliato a terra dalla sella. Proprio come una pietra, lanciata da una macchina d’assedio, colpendo la roccia, ritorna di nuovo al lanciatore, così chi colpì ebbe una sorte peggiore di chi fu colpito. Palamede allora se ne va vergognoso, getta via l’armatura e giace a faccia in giù sul letto, incapace di sopportarne l’esito (Dal manoscritto greco, Il vecchio cavaliere)
Certo, la Grecia, con i suoi pistacchi, il mare, le angurie e i fichi, non la si associa direttamente al mondo dei cavalieri arturiani. Eppure esiste una versione greca della leggenda dei cavalieri della tavola rotonda, scritta forse in Italia attorno al XV secolo. Gli studiosi conoscono questo documento come “Ιππότης ο Πρεσβύτης” (Il vecchio cavaliere); esso si basa sulla versione della leggenda arturiana compilata da Rustichello da Pisa, celebre per aver trascritto il resoconto dei viaggi di Marco Polo. Al di là di quale sia l’origine di questo testo, esso mostra bene quali e quanti fossero gli scambi culturali nell’area mediterranea, in epoca medievale.
Il protagonista è qui Palamede, che nel ciclo bretone è un nobile cavaliere saraceno, figlio del re Esclabor di Babilonia, e che vive alla corte di Britannia. Anche questo elemento è molto suggestivo, perché mostra ancora un’altra contaminazione e al contempo interroga anche noi e il nostro modo di narrare oggi le antiche storie. Talvolta infatti, i narratori contemporanei, formati alla scuola romantica, quando il racconto era prima di tutto lo strumento per costruire un’identità di popolo, non hanno spesso la sensibilità per sottolineare nel racconto quegli elementi di contaminazione, che invece assumono oggi una nuova attualità.
Veniamo però ai versi selezionati. Siamo davanti ad un anziano cavaliere, che si presenta ad Artù, per offrire la sua bellissima nipote in sposa al cavaliere che riuscirà a sconfiggerlo. Palamede è il primo, seguono altri valorosi cavalieri, ma nessuno riesce a battere l’anonimo anziano e l’intrigo dovrà risolversi per altra via. Il racconto vuole in questo modo valorizzare la figura dell’anziano, presentandolo come sinonimo di forza, fisica e anche morale.
Anche papa Francesco è molto sensibile a questo tema: “L’esaltazione della giovinezza come unica età degna di incarnare l’ideale umano, unita al disprezzo per la vecchiaia vista come fragilità, degrado o invalidità, è stato il segno dominante del totalitarismo del XX secolo”. (Udienza generale, 23-II-2022). La forza dell’anziano viene proprio dalla ricchezza delle esperienze vissute e dalla sua capacità di averle rielaborate con resilienza. Cosi nella medesima udienza il papa aggiungeva: “Nella nostra cultura del “politicamente corretto”, la rielaborazione pacifica della storia e la capacità di trasmettere la tradizione è ostacolata in vari modi: nella famiglia, nella società e nella stessa comunità cristiana. Alcuni propongono addirittura di abolire l’insegnamento della storia, in quanto informazione superflua su mondi non più attuali, che sottrae risorse alla conoscenza del presente. Come se fossimo nati ieri!”. Come sarebbe bello se le nostre storie sapessero valorizzare non solo la differenza, ma anche l’esperienza vissuta degli anziani! “Gli anziani, con la loro debolezza, possono infatti insegnare a chi è in altre età della vita che tutti abbiamo bisogno di abbandonarci al Signore, di invocare il suo aiuto. In questo senso, tutti dobbiamo imparare dalla vecchiaia: sì, c’è un dono nell’essere vecchi inteso come abbandono alla cura degli altri, a cominciare da Dio stesso”.
Fra Alberto Maria Osenga
Monastero benedettino “SS. Trinità”, Dumenza (VA)