LUNGO LA VIA DELLA SETA SULLE ORME DI MARCO POLO
L’associazione culturale “Ponti di pace” e la Società Ciclistica Pedale Veneziano 1913 in queste settimane stanno compiendo una spedizione sulle orme di Marco Polo, denominata “MARCO POLO A PEDALI” per rendergli omaggio in occasione delle celebrazioni del settimo Centenario della morte (1324-2024), che sono in corso a Venezia, in Italia e in tutto il mondo a dimostrazione di quanto sia stata importante e universale la sua figura di viaggiatore, un vero e proprio ponte di cultura tra mondi e popoli differenti.
Sembra incredibile eppure le ragioni che spingono i componenti della spedizione “Marco Polo a pedali” a raggiungere in bicicletta Pechino non solo dissimili da quelle che spinsero Marco Polo ad affrontare il lungo viaggio in Catai, l’antico nome della Cina: sono il desiderio di conoscere altri mondi, altre genti, altre culture e il proposito di stabilire un dialogo proficuo con essi. L’obiettivo è quello di raggiungere la capitale della Cina partendo dalla città lagunare lungo quel percorso praticato oltre sette secoli fa dal nostro celebre veneziano, percorso ricchissimo di suggestioni storiche antiche e recenti, essendo stato crocevia di mondi, di popoli e di culture ricchissime e diverse, basilari per lo sviluppo e per la civiltà.
Alberto Fiorin, 64enne, e Dino Facchinetti, 66enne, rispettivamente Presidente e Segretario della Società Pedale Veneziano 1913, stanno portando un messaggio di pace e di solidarietà ai popoli e ai paesi attraversati dal loro tragitto di quasi 12.000 chilometri che copriranno in circa 100 giorni in totale autonomia.
Così l’affiatata coppia veneziana Fiorin-Facchinetti, che abbiamo incontrato a Conegliano nel corso di una delle serate di presentazione, ha spiegato il suo progetto: “Il mezzo prescelto è la bicicletta, quello certamente più ecologico e nello stesso tempo “lento”, che consente quindi di stabilire un rapporto intenso con le persone con cui si viene in contatto, dato che vorremmo sentirci in qualche modo sia ambasciatori della venezianità, che promotori della sostenibilità e dell’energia pulita, in questo caso dei nostri muscoli. Infatti viaggeremo totalmente autonomi, in modalità “unsupported”, senza alcun mezzo al seguito e quindi non utilizzando combustibili fossili. Per 100 giorni la vera protagonista sarà la strada, che ci parlerà dispiegandosi ai nostri occhi e scorrendo sotto le ruote: starà a noi coglierne la bellezza, carpirne gli umori, scoprirne le pieghe recondite, cogliere i volti delle persone che ci attraverseranno la vita, seppur fugacemente. Il nostro obiettivo sarà anche di raccontare com’è la via della seta nel terzo millennio.”
Forti delle precedenti e notevoli esperienze ciclistiche in quasi tutti i paesi d’Europa e in altri continenti, l’associazione “Ponti di pace” e la Società Ciclistica Pedale Veneziano 1913 sono partite da Venezia, parco S.Giuliano, la mattina del 25 aprile 2024.
Durante i 100 giorni del viaggio verso Oriente alla scoperta di posti tutt’ora misteriosi, il pernottamento avverrà in pensioni, case private e altri alloggi.
Nelle quattro borse incorporate al portapacchi dovranno far stare tutto l’occorrente ed eventuali problemi tecnici alle biciclette saranno risolti dall’esperto meccanico Dino Facchinetti.
L’itinerario è questo: VENEZIA – Slovenia – Croazia – Serbia – Grecia – Turchia – Georgia – Azerbajan – (traghetto Mar Caspio) – Turkmenistan – Uzbekistan -Kazakhstan – Cina (Urumqui, Lanzhou, Xi’an) – PECHINO. Ci saranno 5 incontri istituzionali, 17 giorni di riposo e l’arrivo a Pechino è previsto ad inizio agosto 2024.
Per scoprire di volta in volta la loro posizione sulla carta geografica, si può cliccare sul seguente link: https://share.garmin.com/43hzj
Adesso, come in un breve volo d’uccello spinti dal buon vento, vediamo esattamente questo viaggio sulle orme di Marco Polo.