Cosa significa essere scout oggi
Fin dalla sua nascita lo scoutismo ha costituito un faro nell’ educazione giovanile, tracciando una rotta basata sui principi intramontabili delineati nel 1907 dal suo visionario fondatore, l’inglese Robert Baden-Powell. La sua filosofia educativa poggia su quattro pilastri fondamentali: formazione del carattere; salute e forza fisica; abilità manuale e servizio al prossimo. Questi punti sono stati e continuano a essere il fulcro su cui si basa il percorso di crescita e sviluppo offerto dal movimento scout a giovani di tutto il mondo.
Entrando nello specifico, i bambini dagli 8 ai 10 anni iniziano a vivere la loro esperienza formativa raggruppati nelle branche dei Lupetti, in particolare ai piccoli scout si dà la possibilità, di giocare, di ascoltare i racconti su argomenti che fanno riflettere, nonché svolgere attività fisica e manuale all’aria aperta. In seguito i ragazzi dagli 11 ai 15 anni sono inseriti nel Reparto Guide ed Esploratori i quali, in quanto più abili nell’attività manuale, si cimentano nelle costruzioni provando anche momenti di vita in autonomia dormendo in tenda. Quando gli scout arrivano ai 16 anni, fanno parte del Clan, in questa branca si fa soprattutto servizio verso il prossimo , si approfondiscono temi religiosi e spirituali, volontariato e partecipazione civile colmando le necessità.
Terminato il percorso educativo i ragazzi solitamente lasciano il gruppo degli scout per incamminarsi nella vita da adulti.
Incuriositi da tutto questo, siamo andati a trovare l’associazione AGESCI SCOUT Orsago 1 che aggrega un’ottantina di giovani provenienti dalla zona, coordinata da 10 membri della Comunità Capi.
Avere un ruolo all’interno della società con azioni concrete è altresì importante come si è visto durante la partecipazione alla giornata ecologica ad Orsago oppure nelle serate trascorse insieme ai senzatetto a Treviso con la Comunità di S.Egidio.
Ogni anno i gruppi di ragazzi suddivisi nelle tre fasce d’età fanno un campo estivo: i Lupetti per una settimana sono accolti in una casa vacanze, imparando le regole del vivere e dormire in comunità, le Guide e gli Esploratori sono per due settimane in montagna in tenda mentre il Clan solitamente fa una Route di cammino. Quest’anno ad agosto è stato programmato un campo di servizio a Sessa Aurunca (CE) presso una tenuta confiscata alla mafia e gestita dalla cooperativa sociale “Al di là dei sogni”. Il posto dove faranno attività per una settimana gli scout di Orsago è ritornato a nuova vita grazie alla collaborazione con le istituzioni e con tutte le realtà sociali del territorio. Il bene è esteso per 17 ettari di terreno, diviso in tre lotti. Il lotto dove vengono ospitati i campisti è di 7 ettari ed è composto da: una struttura ricettiva, un agriturismo e un ristorante sociale, un laboratorio di trasformazione dei prodotti agricoli ed una fattoria didattica e sociale, che include un campetto da calcio e una piscina.
Un capo scout che animerà il campo estivo ci fornisce ulteriori informazioni:
“Finita l’ esperienza in terra casertana, ci ritroveremo a Villa Buri (VR) dal 22 al 25 agosto alla terza edizione della Route nazionale delle Comunità capi dal titolo “Generazioni di felicità” , lo scopo sarà di confrontandosi con le realtà territoriali affinché i nostri pensieri si trasformino in passi concreti.
L’auspicio dei capi scout è innanzitutto che i ragazzi partiti insieme a noi vivendo questo percorso educativo, diventino da adulti dei bravi cittadini e dei buoni cristiani .”