I mosaici di Santa Maria delle Grazie
Si sono da poco conclusi i lavori di abbellimento della chiesa di Santa Maria delle Grazie di Conegliano. Da tanto si pensava a un qualcosa che desse ulteriore valore alla chiesa, in particolare i fedeli desideravano riempire quella parete di fondo dell’abside troppo grigia e triste, tantoché già in passato si era cercato di riempire quello spazio vuoto con delle opere poi rimosse.
Fatto sta, che qualche anno fa erano stati invitati degli artisti del Centro Aletti di Roma al fine di trovare una soluzione e redigere una valida proposta. Il Centro Aletti ha eseguito opere d’arte in tutta Italia e all’estero di notevole pregio e raffinata qualità come i Santuari di Lourdes, di Fatima. di Giovanni Paolo II a Cracovia, la Cattedrale di Tebe …
Agli artisti don Pietro Bortolini, parroco di Santa Maria della Grazie, ha proposto alcuni temi da mettere all’interno dell’opera tra cui quello della Visitazione di Maria a Elisabetta a cui è dedicata la chiesa.
Finalmente qualche mese fa il desiderio di rendere più bello il luogo sacro ha preso forma e si è proceduto al rilievo delle strutture esistenti per individuare le superfici dove ospitare un grande mosaico.
Dopo le varie operazioni di pulitura delle pareti, stesura dell’adesivo cementizio per eliminare le fughe tra i laterizi si è creato un fondo di posa del mosaico.
L’Atelier utilizza pietre e marmi di diverse provenienze e di diverso valore, sintesi della ricchezza del mondo intero, per dare alle raffigurazioni i colori e le tonalità che si possono ammirare nelle opere.
Nella grande parete del presbiterio ora è raffigurata, nella parte inferiore, la crocifissione di Gesù, rivestito dell’abito sacerdotale, senza nessun segno di sofferenza, con gli occhi aperti, sembra ci stia guardando. Ai lati Maria e Giovanni Battista come da tradizione evangelica. Più in alto nella Gerusalemme Celeste, con a fianco Maria e Giovanni Battista indicati e accolti dalla mano del Padre; la rappresentazione è idealmente racchiusa in un grande calice che si allarga verso il cielo. A cornice un tralcio di vite che si slancia verso il cielo formato da grappoli. Questa rappresentazione vuole essere anche un omaggio a Conegliano e alla sua diffusa cultura della vite.
Il Centro Aletti ha caratterizzato ogni opera con splendida sintesi tra arte e fede. Il lavoro dei 15 maestri d’arte musiva giunti a Conegliano provenienti da varie parti del mondo è durato una decina di giorni e l’inaugurazione dei mosaici si è svolta il 26 maggio con intermezzi musicali, preghiera e benedizione del vescovo Corrado.
Positivi i commenti dei parrocchiani i quali concordano che i nuovi mosaici valorizzano pure gli archi interni della chiesa.
Soddisfatto Don Pierino che così commenta:” Il lavoro con le varie simbologie è felicemente riuscito ed aiuta ora la gente a pregare e riflettere. La chiesa con i nuovi mosaici è diventata più bella e rimanda alla bellezza di Dio.”