Il forno di Adriano: Amore, Lievito e Farina
Ogni volta che si passa per Lago di Revine, in via Marconi non si può fare a meno di essere avvolti durante la giornata dall’ inconfondibile profumo di pane proveniente da un vecchio forno a legna.
Attratti da questo profumo con l’acquolina in bocca ci mettiamo in coda per acquistare il pane dell’ultima sfornata e fare una chiacchierata con l’affiatata coppia che ora gestisce “Il forno di Adriano”.
Vera Bottecchia, l’anno scorso dopo la scomparsa improvvisa del padre Adriano ha preso in mano l’attività e insieme al marito Corrado Gazzarin adesso prepara le squisite pagnocche di circa mezzo chilo a cui le persone erano da tanti anni affezionate.
Eh sì ormai da decenni, i clienti fanno quotidianamente delle lunghe code per conquistarsi le pagnocche di pane: sciocco toscano (mezzosale) , di pugliese, di segale, di grano duro del peso di circa un kg con mollica compatta ottimo per le bruschette e anche il panfrutto del quale Corrado dopo una piccola insistenza ci svela gli ingredienti aggiunti cioè uvetta, mandorle, miele di castagno, frutti di bosco e zucca.
La coppia sforna per tutta la giornata anche delle pizzette margherita che vanno letteralmente a ruba le quali hanno la caratteristica di avere al posto della mozzarella il formaggio fresco di latteria.
C’intratteniamo inizialmente con Vera che ha ancora sulle mani della bianca farina e le guance arrossate dal fuoco del forno a legna.
”Fin da piccola mi addentravo a volte in bottega altre nel laboratorio di mio padre senza però essere troppo attratta e incuriosita dall’ impegnativa attività, tanto che ho iniziato ad affiancarlo come collaboratrice famigliare solo all’ età di 19 anni apprendendo l’arte della panificazione, appassionandomi”.
Accanto a lei, adesso c’è l’ innamorato Corrado che ha abbandonato la precedente professione passando in poco tempo dal legno alla farina.
Corrado ci spiega com’ è finito con le mani nell’impasto:
“Prima di affiancare mia moglie Vera, per 22 anni ho lavorato nel settore dell’arredamento come installatore esterno di mobili in varie parti del mondo. Essendo originario di Cison di Valmarino però sovente venivo nel panificio di Adriano attratto dal profumo e dalla bontà del suo pane.
Devo confessare che ogni volta, quando entravo nel negozio, i miei occhi andavano a sbirciare nel laboratorio pieno di sacchi di farina per ammirare la figlia del re dei panettieri, una bella ragazza col grembiule bianco intenta ad aiutare il padre nell’infornare con una lunga pala le rotonde forme di pane.
Eh già, poco a poco il tempo ha fatto lievitare pure l’amore verso Vera che serviva al bancone o sbucava da dietro la vetrata con il carrello colmo di calde pagnotte e teglie di pizze!
In questi mesi ho appreso da mia moglie l’arte per fare il buon pane e i segreti tramandati da tre generazioni.
Lavorare l’uno accanto all’altro, ci permette di vivere insieme al meglio tutto il tempo della giornata.
Questa nuova professione mi entusiasma e mi coinvolge sempre più; questo lo considero un magico lavoro in quanto creiamo qualcosa che fa felice le persone dandoci continue soddisfazioni.”
Durante la settimana Corrado e Vera si svegliamo alle ore 04.30, dopodichè c’è la creazione del pane, la lievitazione che dura una trentina di minuti nonchè l’accensione del grande forno a legna che viene portato a circa 250° e riempito di 40/50 pagnotte; dopo una cinquantina di minuti di cottura, finalmente verso le 10.30 ecco che arriva la prima sfornata, l’ultima avviene verso le ore 19.
Recentemente al fine d’evitare che gli affezionati clienti rimangano senza niente da portare a casa e quindi delusi, la coppia ha attivato la prenotazione dei loro prodotti mediante messaggio whatsapp al 333 6047589.
Come tutti, dopo aver salutato, usciamo felici dallo storico forno inevitabilmente con un sacchetto pieno e con un grande sorriso al solo pensiero di gustarci quel fragrante pane.