La lucciola, portatrice di luce
Chi non ha mai sentito la filastrocca sulla lucciola cantata ai bambini ogni qualvolta se ne vedeva una?
Fa pressappoco così:
“Lucciola, lucciola vieni da me, ti darò il pan de re, il pan del re e della regina, lucciola. lucciola vieni vicina!”.
Sin da bambini siamo affascinati da questi piccoli insetti, che, se di giorno passano inosservati, di notte diventano creature luminose che attirano i nostri sguardi. La lucciola è il simbolo dell’estate e la filastrocca ce la descrive come una creatura magica che, per la sua luce, somiglia al luccichio dell’oro di re e regine. L’inconfondibile chiarore che accompagna il suo silenzioso volo, giustifica il suo nome scientifico “lampiride” ovvero portatrice di luce che rischiara l’oscurità.
Osservandole, ci lasciamo trasportare dalla fantasia, identificandole come piccole stelle scese dal cielo sulla terra, un prezioso dono della luna.
Esse appaiono quasi per incanto nelle serate afose, nei campi o lungo i corsi d’acqua e quando i nostri occhi ne incrociano una riaffiorano i ricordi dell’infanzia, l’età delle fiabe e del sogno. Con i loro iridescenti volteggi, rendono l’atmosfera mistica e fatata, invitandoci a rimanere all’aperto, festeggiando con gli amici in pace e serenità.
La luce che vediamo è una bioluminescenza prodotta dall’addome di questa creatura. La luminosità assolve a una duplice funzione: è richiamo sessuale e difesa da possibili predatori. Infatti, è prodotta mediante un’ossidazione che comunica ai nemici di non essere commestibile e pertanto di non poter essere attaccata.
Le lucciole sono legate alla vita notturna, perciò rappresentano i messaggeri tra il mondo reale e quello dei sogni, i fari della speranza e del coraggio che illuminano l’invisibile, sospese tra il buio e la luce, in grado di far riaffiorare l’inconscio.
Il loro messaggio è chiaro e semplice: ciascuno di noi ha dentro di sé una luce, ovvero speranza, coraggio, entusiasmo. Quando questa luce s’accende, ci permette di sintonizzarci sulla frequenza del cuore e dell’amore, per noi stessi e per gli altri, e si trasforma in empatia e comprensione. Come le lucciole volano serene nel buio con la loro luce, così noi uomini, dobbiamo trovare la nostra luce ovvero la speranza e il coraggio che ci permetterà di affrontare le paure o le situazioni di sconforto. Quella stessa luce rappresenta anche l’entusiasmo ovvero l’energia necessaria per realizzare i propri obiettivi giorno per giorno.
Le lucciole sono, inoltre, indicatrici di un ecosistema incontaminato. Come nel romanzo Peter Pan, dove le fate sono immaginate come piccole luci: il protagonista afferma che finché le fate vivranno gli uomini avranno la capacità di sognare, così finché le lucciole esisteranno, saremo sicuri della salubrità dell’ambiente che ci circonda.