OTTIMISMO: UTOPIA O REALTÀ?
Perché vedere il bicchiere mezzo pieno? Crediamo che l’essere positivi sia mentire a sé stessi, mirando ad ignorare i problemi. La conseguenza del vedere solo il positivo, è la deriva ad uno stato di illusione deludente, in quanto ciò impedisce di essere realisti.
E se per essere concreti bisognasse essere ottimisti?
L’ottimismo è sinonimo di speranza. La speranza è sinonimo di coraggio. Il coraggio di vedere sopra le righe. La nostra intera storia ed evoluzione sono sempre dipese e continuano a dipendere da persone che, in un mondo rassegnato ai soprusi, hanno visto oltre. Hanno visto dove un pessimista non poteva vedere: al cambiamento. Per fare questo per primo hanno dovuto fare i conti con la realtà, riconoscendo che il problema c’era e che invece di voltarsi dall’altra parte, l’avrebbero affrontato. Perché la vera illusione, è l’indifferenza. Godiamo spesso dei privilegi di cui disponiamo, senza interpellarci sulle variabili e costanti che ci portano a poterlo fare.
Si potrebbe parlare di grandi personaggi storici di livello globale, usando paroloni e illustrando grandi complesse scoperte. Ci sono personaggi però che ci toccano da molto più vicino, che sono della nostra epoca, del nostro territorio. Parleremo quindi della celebre quadruplice campionessa medaglia oro paraolimpica di scherma mondiale italiana, Bebe Vio.
Bebe è nata a Venezia (1997) e ha vissuto a Mogliano Veneto. L’attività fisica è sempre stato il suo punto fisso focalizzandosi poi sulla scherma, da cui ha mostrato da subito una spiccata propensione. All’età di 11 anni la meningite la spinse all’amputazione degli arti. All’improvviso si trovò di fronte a una realtà totalmente diversa e debilitante:
“fisicamente mi sento svantaggiata rispetto agli altri, sono piccola e mi manca ogni pezzo”
dice
“la mia forza però è pensare ad usare quello che ho al massimo. Lo spirito competitivo mi ha spinto a non fermarmi, a scoprire un nuovo corpo.”
Babe, tra tutte le sue vittorie, è arrivata a vincere per quattro anni di fila l’oro mondiale posizionandosi come campionessa italiana assoluta. Ma la sua storia di speranza e positività si è limitata a beneficiare la sua sfera personale? No! Ha portato una vera e propria rivoluzione anche dal punto di vista sociale. In partnership con la Nike (rappresentante del mondo sportivo) fonda la sua associazione sportiva, mirata all’inclusione in ambiente sportivo tra giovani normodotati e affetti da disabilità fisiche, è diventando un tramite di comunicazione, creando un punto di incontro tra entrambi e rendendo perciò lo sport più accessibile. Facendo ciò è riuscita a far emergere il valore del mondo dello sport paraolimpico, integrando la sua emancipazione e quella dei suoi componenti, all’interno della società odierna e specialmente della scena Italiana.
Il suo personaggio e la sua storia, evidenziano come l’ottimismo e la speranza cambiano il mondo permettendo di riscrivere la tua storia e quella degli altri, affrontando la realtà e tutti i suoi problemi.
Non illuderti mai di non poter fare la differenza vedendo il bicchiere mezzo pieno.