La rondine: cambiamento, libertà e coraggio
Dice il proverbio: “San Benedetto la rondine sotto il tetto”…
Il piccolo, leggero ed elegante volatile è, da sempre, collegato alla primavera e alla bella stagione ma ne conosciamo davvero il significato? Scopriamolo insieme!
Il detto citato asserisce che l’arrivo della primavera, e con essa della rondine, è il giorno dedicato a San Benedetto da Norcia, ovvero il 21 marzo, giornata dell’equinozio di primavera e termine dell’inverno. A questo periodo è collegato l’arrivo delle rondini nei nostri cieli. Il festoso uccello, con i suoi voli pindarici, disegna ghirigori nell’azzurro del cielo e infonde serenità e consapevolezza dello scorrere del tempo. Le rondini ci segnalano che la primavera è ormai vicina e che il periodo freddo dell’inverno è terminato. Il loro garrire riempie le mattine e le sere d’estate, quando, in allegri volteggi, inseguono i moscerini come lauto pasto da offrire ai piccoli nel nido. I nostri occhi si soffermano incantati alle finestre o sui balconi, inseguendo i loro leggeri ed eleganti voli acrobatici nell’aria.
Le rondini ci affascinano anche per un’altra qualità che le contraddistingue dagli altri uccelli. Questi piccoli volatili, che pesano appena venti grammi, dimostrano coraggio e decisione. Percorrono circa ventimila chilometri in volo, partendo dal sud dell’Africa per arrivare in Europa, dove nidificano. Impavide, superano il deserto del Sahara e il Mar Mediterraneo senza mai riposarsi, con la sola certezza di ritrovare il nido lasciato l’anno precedente sotto lo stesso tetto. Intrepide affrontano il lungo peregrinare senza sosta, imbattendosi in perturbazioni, uragani o correnti sfavorevoli ma inconsapevolmente, compiono un’impresa straordinaria. Arrivate presso la loro meta, vi permangono per tutta la stagione calda, per ripartire in gruppo, prima del sopraggiungere dell’autunno.
Per queste caratteristiche, l’elegante volatile ha colpito la fantasia di scrittori e poeti, che han visto nella rondine una metafora per gli esseri umani. Nella poesia di Giovanni Pascoli “Dieci Agosto”, la rondine diventa il simbolo del rapporto d’amore che lega il padre ai figli, mentre la casa ne diviene il nido.
La rondine, oltre a simboleggiare la primavera e con essa il desiderio di rinascita, personifica il senso di libertà che esprime attraverso i suoi continui viaggi e la speranza in un cambiamento. Il messaggio è chiaro e positivo: la rondine ci suggerisce di affrontare le difficoltà con coraggio e avendo speranza nel futuro. Dobbiamo trovare la forza di cambiare noi stessi, per arrivare verso la luce e oltrepassare le paure. Ci insegna a essere liberi e fermi sulle nostre convinzioni, oltre alla disponibilità al sacrificio, necessario per la sopravvivenza del nido e della prole.
Perciò, proviamo a volare con la fantasia sulle sue ali, toccando il cielo, accarezzando la terra, sfiorando le acque in voli radenti. In questo modo, potremo ritrovare la speranza nel futuro e osservare la realtà da un altro punto di vista, sentendoci finalmente liberi dalle paure, senza il timore di sacrificarci per costruire ogni giorno la nostra rinascita.