Parole da bere
1^ rassegna letteraria a San Vendemiano
“Mi piacciono le storie non convenzionali”. Parola di Alberto Rosa.
E certo di convenzionale ha ben poco quel che è successo ieri sera, a San Vendemiano (TV): i giardini comunali hanno accolto per la prima volta una rassegna letteraria, nata dalle idee messe insieme di una libraria (Irene) e di una bibliotecaria (Greta). Oltre a regalare delle storie, questa rassegna vuole creare e rafforzare la comunità: non ci sono solo i libri e gli autori, ma anche allestimenti floreali e degustazioni, ogni sera con un contributo diverso (Miluflor, Fioreria Gardenia, Sì Flor, Deposito20, Cantina Milanese, Cantina Furlan e Panificio Pez).
Non convenzionale è la libraria, Irene Rosolen, che in piena pandemia ha deciso di sovvertire la linearità della sua vita di prima, che aveva soprattutto a che fare con questioni legali, e di aprire una libreria indipendente, realizzando così il suo “chiodo fisso”. E dal giorno di apertura, 8 maggio 2021, questa piccola libreria in piazza San Marco a San Vendemiano stupisce, per estro e creatività: dall’inziale consegna di libri a domicilio in bicicletta, all’iniziativa del libro sospeso, dalla recentissima idea di creare, in concomitanza con il Salone (Internazionale) del Libro a Torino, il Saloncino (Locale) del Libro a San Vendemiano fino alla rassegna letteraria in corso “Parole da Bere”.
Non convenzionali sono le storie raccolte da Alberto Rosa, primo autore ospite della rassegna, nel suo libro “La Regina di New York”: storie di donne e di un sogno fatto di allenamenti, fatica, condivisione, entusiasmo; correre una maratona, in fondo, è una metafora della vita, quando si mettono in moto buoni propositi, non necessariamente grandi imprese, ma semplici parole o gesti, “cose buone” – come darsi appuntamento in giardino una sera d’estate – rivoluzionari, a volte.
Cos’hanno in comune Alberto Rosa e Irene Rosolen? Amano quello che fanno. Si possono trascinare i giorni in modo normale oppure calzare scarpe comode e mettersi a correre. E non è tutta questione di velocità. Anzi, «la corsa è lentezza» (Irene Rosolen, Vivere di Corsa)! La corsa spazza via dalle giornate ciò che non serve; apre orizzonti, accende il pensiero, restituisce quella leggerezza che, per dirla con Italo Calvino, non è superficialità ma è non avere macigni nel cuore. La corsa libera il Sé, quello vero. Corre chi de-sidera. E ci crede. Dunque osa.
Anche la rassegna corre e non si ferma: i prossimi appuntamenti sono mercoledì 14 giugno con Roberta Sorgato e mercoledì 21 giugno con Luigino Bravin. Sempre in dialogo con Irene Rosolen. Sempre all’aperto. Sempre con e per la comunità tutta.
